fonte: Macerie
Il caldo agostino non è l’unico a rendere soffocante l’aria. Dopo gli arresti di ieri a Firenze, Roma e Lecce, la mannaia estiva è arrivata anche a Torino: Digos e celerini si sono presentati stamane poco dopo le 6 h all’occupazione di corso Giulio Cesare 45 e in alcuni appartamenti privati per effettuare cinque arresti e notificare due divieti di dimora.
I compagni che vivono nello stabile occupato sono saliti sul tetto e là sotto si è formato un gruppo di sostegno, anche perché nell’immediato non era ben chiaro il motivo dell’operazione. Poco dopo sono arrivati anche i mezzi dei vigili del fuoco a coadiuvare l’azione poliziesca e in virtù di questo hanno ricevuto i giusti insulti. Il loro meschino lavoro di monitoraggio dei compagni sul tetto è durato però poco, fintantoché, compreso che non si trattava dello sgombero, Lorenzo – l’unico in casa a cui era destinato l’arresto – non è sceso.
Notizie più precise sono arrivate tuttavia dalle case in cui Cam, Fran e Antonio stavano già scontato gli arresti domiciliari per altro procedimento, e ahinoi torneranno in carcere per quest’ultimo; a loro si aggiunge anche Beppe, mentre per altre due compagne è stato comminato il divieto di dimora a Torino e provincia.
Le carte tribunalizie, con l’ipotesi accusatoria del consueto Pm Rinaudo e la firma siglante del giudice Agostino Pasquariello, motivano le misure cautelari con l’opposizione a una retata nel 6 aprile scorso ai giardini Ex-Gft e imputano ai compagni i reati di resistenza aggravata, concorso per un fatto compiuto in più di dieci persone, violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
In attesa di capire in che patria galera verranno rinchiusi, c’è un appuntamento per domani: ci vediamo alle 21 h ai Giardini del Toro in via Alimonda per parlare degli arresti e delle continue retate che avvengono per le vie là attorno, retate alle quali come i nostri compagni continueremo a opporci.