Jennifer è una donna trans di 38 anni, detenuta nella prigione di Seysses, a 30 km dalla città di Tolosa nel sud-ovest della Francia, da 7 mesi oramai.
Jennifer è una persona queer, militante per la difesa delle “sex workers” e anche star di quartiere amata da tutti/e. Jennifer è in arresto preventivo, in attesa del processo, nelle peggiori condizioni immaginabili: in una cella di isolamento nel reparto maschile del carcere di Seysses.
Il nome sul suo documento d’identità non corrisponde alla sua identità di genere. È circondata da secondini apertamente transfobici che la discriminano con vessazioni quotidiane, le impediscono di vestirsi come le pare, la chiamano sempre con il prenome maschile e fanno battute di cattivo gusto allo scopo di umiliarla. Eccetto i colloqui, Jennifer non ha alcun altro contatto umano che con loro.
Jennifer è in arresto preventivo con l’accusa di tentativo di omicidio del suo stupratore. Siamo tutte/i al corrente delle violenze quotidiane che i sex workers et le lavoratrici sessuali vivono quotidianamente e soprattutto della difficolta che queste persone hanno di denunciare. Perché se sono state violentate “se lo sono andate a cercare”, perché “è il rischio di questo lavoro” e soprattutto perché non saranno mai credute, come oggi accade ancora alle donne che vogliono denunciare il loro aggressore.
Infatti l’accusa di stupro antecedente ai fatti dell’aggressione, non è stata accolta dal giudice d’istruzione. Questo la dice lunga sulla possibilità di Jennifer di potersi difendere correttamente e di avere giustizia.
Le condizioni di prigionia di Jennifer e di tutte le persone trans sono pesantissime e disumanizzanti. L’isolamento e la transfobia che lei subisce, influiscono sulla sua salute mentale, lei che ha sempre affrontato la vita con coraggio e determinazione dall’alto dei suoi tacchi a spillo.
Il nostro obiettivo è di rompere il suo isolamento e di mostrarci solidali, ne va della sua sopravvivenza!
Il nostro è un appello a tutte le reti militanti è di diffondere la storia di Jennifer e di restare solidali. Come tutte i detenuti/e, Jennifer ha bisogno di un aiuto economico e di sostegno emozionale grazie a delle lettere, dei disegni, stikers, collage, foto etc. Tutti i pensieri di incoraggiamento e di amore saranno per lei un sostegno e le permetteranno di svagarsi e di pensare ad altro nelle lunghe ore di isolamento quotidiane.
Jennifer è una fun sfegatata di Mariah Carey.
La solidarietà è la nostra arma, rompiamo le gabbie che ci dividono dai nostri amici/e e cari/e!
Contattare il collettivo di amici/e e cari/e Cosco per avere le informazioni per scriverle e versarle un aiuto.