Sempre a fianco di chi lotta e megafoni delle loro voci, riceviamo e pubblichiamo la lettera di Mattia, uno dei 5 detenuti che hanno avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto nel carcere di Modena e in quello di Ascoli nel marzo 2020.
Scrivo queste due righe in prima persona a riguardo al giorno che sta per arrivare, 8 marzo che io Palloni Mattia come tante altre persone erano detenute al carcere di Modena, che durante e dopo la rivolta non hanno solo perso un compagno di cella ma anche un caro amico. Dopo la rivolta venivo trasferito e aver passato male la carcerazione tra disagi e altre problematiche, io spero solo che sia fatta giustizia, per come è stata fatta a a me e la sto pagando a caro prezzo. Io credo e spero che una cosa che ho passato io non venga fatta a nessun altro.
Io questo giorno lo ricorderò non come il giorno di rivolta ma come giorno dove ho perso un amico, in cui si poteva salvare ma non è stato fatto con cordiali saluti al mio amico che prego tutte le sere.
Salvatore Piscitelli. Il tuo caro amico che ti è stato accanto fino all’ultimo respiro.
Un abbraccio R.I.P.
Mattia Palloni
Ancona, 3/3/2021