In merito all'articolo apparso su un quotidiano locale in cui la Scuola Superiore S. Anna, proprietaria dello stabile ex CNR, dichiara in maniera contraddittoria agibile la struttura pur non ritenendo sufficienti i minimi standard abitativi rispondiamo con determinazione che stiamo prendendo tutte le precauzioni per rendere l'edificio occupato assolutamente idoneo alla funzione socio-abitativa. Inoltre, a conferma di ciò, ricordiamo che la perizia dei Vigili del Fuoco, concorde nell'agibilità dell'immobile, è stata richiesta dagli occupanti prima che dalla proprietà. Ma non ci siamo fermati qui; è già partito un contatto con due tecnici ambientali dell'ASL che verranno nei locali ex CNR per avviare un seminario sulla sicurezza relativa ai lavori di messa a norma dell'edificio.
Da nove giorni abbiamo avviato i lavori di recupero e di ripristino dei servizi essenziali dello stabile ex CNR di via S.Lorenzo. Abbiamo reso agibili i bagni, ripristinando i condotti otturati da cinque anni di incuria, stiamo togliendo l'intonaco ammuffito dall'abbandono, è quasi completato il lavoro di messa a norma dell'impianto elettrico.
Dopo un lavoro di pulizia generale dei muri e delle superfici, abbiamo risistemato porte staccate, finestre diroccate e vetri infranti e abbiamo già cominciato i lavori di rifinitura e imbiancatura. Il giardino è stato ripulito e reso fruibile alla cittadinanza così come buona parte del pianterreno è stato reso vivibile sia negli spazi comuni come cucina e aula studio, sia nella zona abitativa, dove abbiamo portato reti, materassi e mobilia da camera. Abbiamo pulito e reso vivibile uno stabile che per cinque anni non ha avuto un padrone (se non finanziario) e che adesso ne ha trovati cinquanta nei suoi nuovi residenti.
Il comando dei vigili del fuoco non ha riscontrato la presenza di pericoli o danni strutturali tali da definire inagibile l'edificio occupato ed è fermo interesse degli occupanti verificare gli standard minimi di vivibilità all'interno dello stabile, ricordando che la stragrande maggioranza degli alloggi in affitto agli studenti a carissimo prezzo (specie nel centro storico) sono al di sotto dei livelli di abitabilità da noi raggiunti in meno di dieci giorni.
I progetti di recupero sono una risposta dal punto di vista economico, ecologico, sociale alla gestione affaristica e speculativa delle agenzie immobiliari, dell'università e dei privati che accumulano case tenendole sfitte e che chiudono gli occhi sul fatto che Pisa è una città in piena emergenza abitativa.
Il nostro è un atto di recupero concreto che ha avuto come risultato il fatto che cinquanta persone abbiano preso casa.