MARCIAR MARCIAR Vita di Filippo Beltrami
Nato a Cireggio (Novara) nel 1908, caduto a Megolo (Novara) il 13
febbraio 1944, architetto, Medaglia d'oro al Valor Militare alla
memoria.
Il primo riconoscimento, in qualche modo ufficiale, dell'esistenza
nell'Italia occupata di un movimento partigiano, che preoccupava i
nazifascisti, è comparso il 29 dicembre 1943 su La Stampa. In un
articolo intitolato "I cavalieri della macchia" firmato da Concetto
Pettinato, sul giornale torinese si ironizzava a proposito di un
"artista lombardo" e di sua moglie, scorrazzanti in Valdossola.
Quell'"artista lombardo" era Filippo Beltrami, che sarebbe morto
in combattimento un mese e mezzo dopo, cadendo con altri dodici compagni,
tra i quali Gianni Citterio, Antonio Di Dio e Gaspare Pajetta;
sua moglie era Giuliana Gadola Beltrami, ancor oggi componente del
Comitato provinciale dell'ANPI di Milano.
All'epoca capitano d'artiglieria, l'8 settembre del 1943 Beltrami
si era trasferito, con moglie e figli, da Milano a Cireggio, in una
villa di famiglia. Noto nella zona per le sue idee antifasciste,
l'architetto fu ben presto avvicinato da alcuni giovani comunisti che,
con un gruppetto di militari sbandati, avevano costituito una formazione
partigiana sopra Quarna. Gli offrirono di comandare la piccola banda e il capitano
accettò. A dicembre il gruppo contava già oltre duecento effettivi le cui azioni,
come dimostrò indirettamente l'articolo su La Stampa, cominciarono a diventare un
serio problema per le forze d'occupazione. Per questa ragione il Comando tedesco
di stanza a Meina, approfittando del fatto che, nel corso delle ultime azioni,
i partigiani di Beltrami erano stati duramente provati, decise di proporgli una
sorta di salvacondotto per sgombrare dalla zona.
Un colloquio tra il comandante partigiano e quello tedesco, Simon, si concluse
con una frase di Beltrami, sferzante come quelle della lettera che aveva spedito a
Pettinato dopo la pubblicazione dell'articolo: ".qui siamo a casa nostra, siete
voi che dovete andarvene". Il giorno dopo l'incontro,????A???G???G???? i tedeschi
attaccarono di sorpresa e con forze soverchianti la base partigiana di Megolo,
che fu occupata soltanto quando i partigiani di Beltrami caddero ad uno ad uno
o finirono le munizioni.
(tratto dal sito www.anpi.it)
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