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Software libero
"Software libero" è una questione di libertà, non di prezzo. Per capire il concetto, bisognerebbe pensare alla "libertà di parola" e non alla "birra gratis" [NdT: il termine free in inglese significa sia gratuito che libero, in italiano il problema non esiste]. "Software libero" si riferisce alla libertà dell'utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software. Più precisamente, esso si riferisce a quattro tipi di libertà per gli utenti del software: Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0). Libertà di studiare come funziona il programma, e adattarlo alle proprie necessità (libertà 1). L'accesso al codice sorgente ne è una precondizione. Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2). Libertà di migliorare il programma, e distribuirne pubblicamente...
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Radio e Internet: è la fine?
Il "Copyright Arbitration Royalty Panel", organismo governativo americano, ha emanato un documento chiamato "Rates and Terms for Statutory License For Eligible Nonsubscription Services". Questo documento fissa delle quote che chi trasmette via web deve pagare alle case discografiche. In pratica il problema e' che i prezzi sono talmente alti che i webcaster amatoriali, non supportati da un'organizzazione enorme, devono chiudere. Inoltre quest'altro documento specifica delle informazioni che il trasmittente deve fornire, sulla base del DMCA e di una legge precedente, il Digital Performance Right in Sound Recordings Act del 1995. Queste informazioni sono, tra le altre, un log dell'ascoltatore che comprenda...
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