Lotta & BOICotta!
Questo lavoro si propone di dare un contributo alle campagne di
boicottaggio e di fornire una piccola guida per una scelta dei consumi
che vada al di là di ciò che le campagne pubblicitarie
diffondono. Crediamo che i bisogni possano realmente dirsi soddisfatti
solo nel caso in cui questo non comporti lo sfruttamento di altre
persone, la distruzione dell'ambiente, la tortura degli animali, anche
se ciò avviene in tutt'altra parte del mondo. Consideriamo il
boicottaggio un segmento importante del nostro percorso di lotta al
capitalismo, crediamo che ogni aspirazione al sovvertimento della
società parta dagli individui che prendono coscienza della
condizione di sfruttamento in cui sono costretti e cominciano a lottare
per i propri diritti e la propria dignità. Perciò
crediamo sia dovere di ognuno di noi guardare più da vicino i
responsabili della maggior parte dei crimini e dei soprusi che si
consumano, sotto i nostri occhi, in ogni parte del mondo in nome del
profitto. A fronte di ciò pensiamo sia necessario strappare
l'avvenente maschera dei marchi famosi e delle grandi firme dietro cui
si nasconde il vero volto della globalizzazione neo-liberista. Per
questo: ogni volta che facciamo il gesto semplice di acquistare un
prodotto ci rendiamo inconsapevolmente complici dei peggiori misfatti
dando denaro e consenso a sostegno di altri abusi umani e sociali.
Boicottando gli aguzzini del mondo, facendo attenzione a ciò che
consumiamo difendiamo oltre che in molti casi la nostra salute anche
quella di chi è sfruttato, del nostro ambiente e degli animali.
Partendo dalla consapevolezza che la maggior parte della ricchezza di
cui possiamo godere in occidente è prodotta da pratiche di
sfruttamento e di oppressione e ,superando lo sterile senso di colpa,
usiamo il consumo come uno strumento per condizionare le imprese,
denunciamone i delitti e diffondiamo pratiche di sabotaggio e
boicottaggio nella lotta contro chi affama e opprime l'umanità!
La maggior parte del materiale presente in questo opuscolo è tratta da:
www.tmcrew.org
www.ecn.org/contropotere
www.manitese.it
Grazie.
grazie a:
claudio parentela per il disegno in copertina
pOg per le notti ed i pomeriggi grafici
gemelli per la dettatura
babacka per il sostegno ideologico
tutti gli altri
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:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::Indice
Tra le peggiori
Mc Donald's
Nestlè
Coca Cola
Nike
Walt Disney
Elenco per categorie
Alimenti e bevande
Abbigliamento
Cosmetici
Farmaceutici e chimica
Risorse energetiche
Motori
Tabacco
Altro
Elenco per nomi
Puoi evitare di acquistare
Boycott Israel
TRA LE PEGGIORI:
McDONALD'S spende ogni anno oltre
1,8 miliardi di dollari in tutto il mondo in pubblicità e
promozioni costruendosi così un'immagine attraente e premurosa,
ma dietro il faccione stupido di Ronald il clown si nasconde l'unico
interesse di McDonald: il profitto a tutti i costi.
Attraverso pubblicità e promozioni dirette per lo più ai
bambini McKiller reclamizza cibo non salutare perché ricco di
grassi, zuccheri e sale, e povero di fibre e vitamine il che aumenta il
rischio di malattie al cuore, cancro, diabete; inoltre il cibo contiene
anche molti adittivi chimici, alcuni dei quali possono causare stati
febbrili, ed iperattività nei bambini. Nel suo folle accumulare
sempre maggiori profitti McInfame sfrutta i lavoratori con salari bassi
e non paga gli straordinari; inoltre si oppone alla sindacalizzazione e
impedisce (con la minaccia di licenziamento) qualsiasi forma di
protesta dei lavoratori per il miglioramento delle condizioni di lavoro.
Inoltre tenendoli in ostaggio tramite il debito della Banca Mondiale e
delle multinazionali, McCarogna deruba i poveri e danneggia l'ambiente
disboscando foreste pluviali - vitali per tutte le specie di vita e a
danno delle risorse alimentari dei paesi in questione - spingendo gli
abitanti di quelle zone ad andarsene in altre aree, il tutto per
vendere il legno o per dare spazio agli allevamenti di bestiame o per
coltivare i foraggi per nutrire gli animali che verranno mangiati
nell'Occidente. Il metano emesso dagli allevamenti bovini di
McSciagura, per l'industria della carne, è una delle maggiori
cause del problema del "surriscaldamento della Terra". Per di
più ogni anno McSperpero usa una inimmaginabile quantità
di inutili confezioni di vari tipi, con un inutile spreco di carta,
cartone e plastica che spesso hanno una durata di circa un minuto (dal
bancone al tavolino), molte altre finiscono come sporcizia per strada.
Ancora, assassina e tortura gli animali, infatti la maggior parte della
carne di McKiller proviene da allevamenti intensivi, in cui le
condizioni sono indescrivibili; il cannibalismo ed il trasformare
animali erbivori in carnivori è la regola, gli animali non vanno
mai all'aria aperta ed al sole e non hanno libertà di movimento,
al contrario sono costretti in box che a malapena li contengono, le
loro morti sono spietatamente barbare.
PROVARE PER CREDERE: Nel 1991 McDonald's è stato responsabile di
una serie di avvelenamenti da cibo in Gran Bretagna, nei quali la gente
colpita soffrì di gravi insufficienze renali.
NESTLE', la multinazionale più
potente del mondo nel campo agro- alimentare, vende il 25% dei suoi
prodotti nel Sud del Mondo e controlla circa il 35-50% del mercato
globale del cibo per bambini, indirizzando tendenze di marketing che
influenzano le altre ditte.
Come ripetutamente segnalato dall'UNICEF la Nestlè viola il
codice internazionale redatto dall'Organizzazione Mondiale della
Sanità e dalla stessa UNICEF, che proibisce la promozione
dell'uso di latte in polvere per l'alimentazione dei neonati. Nella
commercializzazione irresponsabile dei suoi prodotti, Nestlè ha
causato e causa la morte di un altissimo numero di bambini nei primi
mesi di vita: fornendo latte in polvere gratuitamente negli ospedali
nei primi giorni di allattamento, ha provocato disafezzione al latte
materno rendendosi complice, altrettanto gratuitamente, della morte di
1.500.000 neonati in un anno nel Sud del mondo perchè non
più nutriti al seno (fonte UNICEF). Per di più influenza
i governi che vogliono proteggere l'allattamento al petto per legge: la
pressione esercitata dalle società per il latte in polvere ha
ritardato e indebolito la legislazione da parte di molti governi e ha
convinto le altre compagnie che l'industria può regolarsi
indipendentemente dalla legislazione dei governi. Nestlè sfrutta
i lavoratori e si oppone al miglioramento delle condizioni di lavoro: a
seguito di uno sciopero degli operai di una sua fabbrica di cioccolato
(Cacapaya, Brasile 1989) contro le vergognose condizioni di lavoro,
compresa la discriminazione verso le donne, la mancanza di indumenti
protettivi e le inadeguate condizioni di sicurezza, la compagnia
sfruttatrice Nestlè ha licenziato 40 dei suoi operai, compresa
la maggior parte degli organizzatori dello sciopero. La Nestlè
tortura gli animali: infatti è stata recentemente criticata
dalla BUAV (antivivisezionisti inglesi) per aver fatto test di
cancerogenesi del suo caffè su topi.
PROVARE PER CREDERE: il 13/3/94, la Baby Milk Action ha segnalato che
le autorità dello Sri Lanka hanno impedito lo sbarco di 15
tonnellate di latte in polvere della Nestlè proveniente dalla
Polonia perchè era contaminato con particelle radioattive.
Nestlè è presente con i marchi:
Acqua brillante, Recoaro, After Height, Alemagna, Antica Gelateria del
Corso, Bella Napoli, Buitoni, Belté, Berni, Cacao Perugina,
Cappuccino, Cheerios, Chinò, Chocapic, Cioccoblocco, Caludia,
Condipasta, Condiriso, Dorè, Ecco... Franck, Fiorello,
Fontelimpia, Fruttolo, Galak, Gingerino Recoaro, Gold Krisp, Guigoz,
King, Kit Kat, La Cremeria Motta, la Valle degli Orti, Le ore liete
Perugina, Levissima, Limpia, Lingotto, Locatelli, Lora Recoaro, Maggi,
Malto Kneipp, Mare Fresco, Miglioli, Mio Locatelli, Mio Yougurt,
Mirage, Motta (gelati), Nescafè, Nesquil, Nestea, Nestlé,
Nestum, One-O-One, Orzoro, Panna, Pejo, Perrier, Perugina, Pezzullo,
Pizzaiola Locatelli, Quality Street, Recoaro, Sanbernardo,
Sanpellegrino, Sanbitter, Sasso, Surgela, Trio, Ulmeta, Vera, Vismara,
Voglia di Pizza, anche la licenza di commercio dell'acqua Fiuggi.
COCA COLA: multinazionale USA nata nel
1891. Ottavo gruppo alimentare del mondo, ha filiali in più di
trenta paesi. Fattura circa 31 miliardi di Euro e - insieme a Cola Cola
Enterprises - impiega 29500 persone.
Solo negli ultimi anni la Coca Cola é finita sotto accusa per
violazioni dei diritti sindacali: nel 1999 a Manila ha licenziato in
tronco 600 persone, in Guatemala non rispetta i diritti sindacali e in
India fa uso di lavoro minorile. Di fatto le imprese transnazionali
come la Coca Cola, impediscono, ad esempio in Colombia, il libero
esercizio sindacale: all'interno delle fabbriche gli operai vivono in
un clima di repressione, controllati a vista da videocamere e personale
armato. La CocaCola è coinvolta insieme a Plan Colombia (il cui
obiettivo è - a sua stessa detta - l'eliminazione dei movimenti
per il cambiamento sociale nel nostro paese al fine di creare un
ambiente molto più favorevole per lo sfruttamento delle nostre
risorse naturali e della nostra manodopera) in assassini, sequestri e
sparizioni eseguiti dagli squadroni della morte a danno dei lavoratori
delle società d'imbottigliamento; è sufficiente, infatti,
partecipare a una riunione sindacale per ricevere la notifica di
licenziamento e, se il lavoratore la impugna, é costretto a fare
i conti direttamente con le minacce dei capi della sicurezza, pagati
dall'impresa dove negli ultimi 15 anni sono stati assassinati oltre
3.800 tra dirigenti e iscritti della CUT, la Centrale Unitaria dei
Lavoratori della Colombia. La CocaCola è implicata in fatti
relativi a gravi discriminazioni razziali e sfruttamento dei minori
come testimoniano le foto che ritraggono alcune bambine di 11 anni che
incollano e cuciono palloni (che ricorderemo hanno fatto il giro del
mondo alla vigilia del campionato mondiale Francia '98, grazie agli
attivisti di 'Transfair'). Quello dei palloni cuciti a mano è un
business con margini alti quasi quanto quelli del commercio di
stupefacenti, se consideriamo che ogni pallone viene messo in vendita
in Europa almeno per più di 25,82€ mentre in Pakistan, ad
esempio, viene retribuito poche centinaia di lire. CocaCola, ancora,
elimina illegalmente la concorrenza: per sbarazzarsi di eventuali
competitori - come, ad esempio, nel caso della 'Cooperativa Pacual',
produttrice della popolare bevanda messicana 'Boing' - la Coca Cola
regala ai rivenditori casse di prodotti, frigoriferi e assicura la
formazione in contabilità e gestione impresariale a coloro che
si impegnano a vendere esclusivamente le bevande della compagnia di
Atlanta. Come se non bastasse CocaCola minaccia la nostra salute e
devasta l'ambiente: in Belize contribuisce alla distruzione delle
foreste tropicali; collabora per la vendita di Nestea e Nescafè
con Nestlè, la quale non rispetta il codice OMS e UNICEF per il
latte in polvere.
Alcuni anni fa uno studio del Codacons ha dimostrato che molti prodotti
"dietetici", come le bevande Coca Cola Light, contengono aspartame.
Questa sostanza, se assunta in grandi quantità può
causare danni al cervello, particolarmente gravi nei bambini, ancor
più gravi gli effetti sui feti.
PROVARE PER CREDERE: il sindacato colombiano SINALTRAINAL insieme a
United Steel Workers of America e all'International Labor Rights Fund,
hanno intentato causa in Florida contro Coca Cola Inc., Panamerican
Beverages (la maggiore azienda di imbottigliamento di bibite
dell'America Latina, con alle spalle 60 anni di collaborazione con Coca
Cola) e Bebidas y Alimentos (posseduta da Richard Kirby di Key
Biscayne, Florida, che gestisce lo stabilimento di Carepa).
Le tre compagnie sono accusate di complicità nell'assassinio di leader sindacali colombiani.
NIKE CORPORATION fatturato: 5.440 miliardi di lire 1 bowerman drive beaverton, Oregon 97005 U.S.A.
La Nike sostiene regimi oppressivi nel mondo: tutte le scarpe Nike sono
prodotte in Asia, in particolare in Indonesia, Cina, Thailandia,
Taiwan, Corea del Sud e Vietnam. Ogni anno 6 milioni di paia di scarpe
sportive Nike vengono confezionate in Indonesia, ad esempio, sotto
licenze normalmente concesse dalla sud-coreana HQ, consociata della
Nike.
Il salario medio giornaliero dei 24.000 lavoratori di queste fabbriche
è appena di 1.100 lire. Secondo l'AAFLI (Istituto
Asiatico-Americano per il Lavoro Libero) la Nike infrange 12 leggi
nazionali, tra cui quelle sul salario minimo, il lavoro minorile, gli
straordinari, gli orari di lavoro, l'assicurazione, l'organizzazione
sindacale e i licenziamenti. Sono stati evidenziati problemi riguardo
la salute, le ferie ed i congedi per maternità. Sebbene le
fabbriche non siano di proprietà diretta della Nike,
finanziariamente la compagnia è nella posizione di poter
assicurare il rafforzamento degli standard minimi di vita. L'Indonesia
ha un salario minimo giornaliero di 2.100 Rupie (circa 1.400 lire), ma
anche questo è inferiore ai "bisogni fisici minimi" stimati dal
governo. La Nike si oppone a qualsiasi tipo di relazione sindacale: in
Indonesia i sindacati liberi sono illegali e vengono repressi
dall'esercito, i dirigenti sindacali sono licenziati, imprigionati,
torturati, ed anche uccisi. I lavoratori della Nike ricevono un salario
da fame, inferiore al salario minimo stabilito dalla legge indonesiana
lavorano esposti ai vapori delle colle, ai solventi, alle vernici, per
12 ore al giorno. Recenti inchieste hanno rivelato che quasi l'80% dei
lavoratori nella regione di Tangerang riceve solo 1.600 Rupie al
giorno, e quindi lunghe ore di straordinari sono di solito fondamentali
per la sopravvivenza. La Nike è inoltre tra i primi posti al
mondo per i più gravi esempi di commercializzazione
irresponsabile, infatti spende circa 180 milioni di $ all'anno in
pubblicità, quando sarebbe sufficiente l'1% di questo bilancio
per migliorare le condizioni di 15.000 lavoratori indonesiani.
PROVARE PER CREDERE: L'ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro)
stima che l'80% delle donne lavoratrici in Indonesia sono malnutrite. I
sindacati di solito esercitano un controllo effettivo sullo
sfruttamento dei lavoratori, ma il governo repressivo indonesiano ne ha
a lungo limitato lo sviluppo. Fino dagli anni '60, il movimento dei
lavoratori è stato controllato dal governo tramite un unico
sindacato legale, l'SPSI (Unione dei Lavoratori di Tutta l'Indonesia).
Coloro che desiderano fare parte dei sindacati devono avere il permesso
del loro datore di lavoro, che spesso sceglie quello governativo.
La WALT DISNEY CORPORATION è una
delle multi più potenti di questo pianeta che ha costruito il
suo impero sui fumetti di Paperino e Topolino, ma oggi ha le mani su
molti dei settori strategici dell'economia a partire naturalmente dal
settore dei media e della comunicazione per estendersi un po'ovunque
dall'industria tessile a quella edilizia.
Disney sostiene l'utilizzo di internet, non come attualmente gestito,
ma, come nel modello televisivo, dove emissario del messaggio e
ricettore sono ben distinti: in poche parole ciò implica l'uso
di questo media in modo agevolato a favore di pochi, che diffondono
informazioni di vario genere, e a danno di tutti gli altri che
diverrebbero solo ricettori passivi di messaggi. Non per niente
è alleata con Microsoft! La Disney è stata più
volte sotto accusa, persino da parte dell'Inghilterra, per l'utilizzo
brutale dei messaggi rivolti ai bambini: tutti i film della Disney per
la famiglia, infatti, sono accoppiati da una joint venture con la
McDonald's per la produzione di gadgets. Così le famiglie, che
dai loro piccoli sono state appena trascinate dentro i cinema o al
negozio di videocassette per vedere i prodotti di Disney, verranno poi
trascinati dentro i "ristoranti" McDonald's dove con l'"Happy Meal" si
ottiene in omaggio il pupazzetto di Toy Story o dei 101 o altro. La
Disney, inoltre, sfrutta il lavoro minorile considerando che a 5.500
chilometri di distanza dai suoi begli uffici californiani, migliaia di
giovani lavoratrici, poco più che quindicenni, lavorano alla
confezione di abbigliamento a marchio Walt Disney per uno stipendio di
circa 27 centesimi (430 lire) l'ora. Le condizioni di lavoro nelle
fabbriche ad Haiti sono inumane: lo scenario degli impianti, vere e
proprie baracche, due soli bagni per qualche centinaia di operaie. Il
lavoro va avanti nel rumore più assordante, 8-10 ore al giorno.
Si lavora in piedi. E' proibito parlare così come andare in
bagno più di due volte al giorno. 10 minuti rappresentano la
pausa pranzo. Tra le fila delle operaie, i guardiani, con continui
urli, percosse e molestie, fanno la loro parte perché la
produzione vada avanti. Il tutto in cambio di 3.440 lire al giorno!
Inoltre se un'operaia si ammala, non ha diritto a nessuna retribuzione.
Nelle sue fabbriche la Disney reprime ogni forma di protesta contro
tali condizioni: chiunque provi ad organizzare qualsiasi forma di
protesta, viene immediatamente licenziato. In maniera brutale la Disney
discrimina le donne: ad Haiti non è legale licenziare le donne
incinte, ma i padroni hanno trovato comunque un sistema per evitare il
"costo" della maternità: trasferiscono le donne incinte a lavori
ancora più pesanti e malsani finché, poco tempo dopo,
è l'operaia stessa a decidere di abbandonare il lavoro. Non
è solo per l'economicità del lavoro che molte ditte
statunitensi hanno trasferito alcune fasi produttive in paesi stranieri
come Haiti. Parte del merito va alla politica neoliberista del governo
Reagan. Da parte loro, i governi dei paesi dell'America Centrale per
attirare gli investimenti esteri hanno creato delle Zone Economiche
Speciali, che garantiscono esenzioni doganali, libertà di
esportare i profitti senza essere tassati e, naturalmente, leggi
antisindacali. La Disney si distingue da altre multinazionali anche per
i salari da fame, come ad esempio in Birmania, dove per la confezione
di felpe di Pocahontas le condizioni dei lavoratori sono ancora
peggiori che in Haiti. Sei centesimi di paga oraria per un monte ore
settimanale superiore alle sessanta. Meno di 300.000 lire all'anno. In
più sostiene un Paese dove la dittatura militare impone i lavori
forzati, reprime brutalmente qualsiasi rivendicazione sindacale, dove
non si contano i casi di sparizioni e massacri.
PROVARE PER CREDERE: Un rapporto del '95 della "Disney/Haiti Justice
Campaign" ha rivelato che più di 150 lavoratori tessili ad Haiti
erano stati licenziati dalla ditta L.V.Myles, che produce per conto
della Disney, allo scopo di reprimere la protesta dei lavoratori.
Per praticità di consultazione abbiamo riportato un elenco diviso per categorie:
..::ALIMENTI E BEVANDE::..
· ABF: è uno dei più grandi commercianti di
tè a livello globale. Grazie ai suoi metodi commerciali,
ispirati alla sola logica del profitto a tutti i costi, è tra i
massimi responsabili delle condizioni di sfruttamento in cui versano
milioni di contadini del sud del mondo.
· BARILLA: pochi sanno che la Barilla, non essendo quotata in
borsa, è circondata da un alone di mistero per quanto riguarda
il suo assetto proprietario. La Holding Barilla è controllata
per l'85% dei tre fratelli Guido Maria, Paolo e Luca Barilla e per il
restante 15% dalla famiglia svizzera Anda, rappresentata in consiglio
da Gratian Anda che dirige la holding zurighese IHAG.
Questa holding ha definito nel dicembre 2000 l'acquisto della Pilatus
Aircraft che è una società dell'industria di difesa
aerospaziale svizzera, con filiali negli Stati Uniti e in Australia,
che già apparteneva al gruppo Oerlikon-Bührle, leader
principale del settore. Il nonno di Gratian Anda, Emil Georg
Bührle, fondò questo gruppo che durante la Seconda Guerra
Mondiale si distinse nel rifornire di armi la Wehrmacht. Nel solo
periodo che va dal giugno 1940 al settembre 1944, il patrimonio
personale della famiglia passò da 140.000 franchi svizzeri a 127
milioni grazie a questo deplorevole commercio.
Gli anni del dopoguerra segnarono l'inizio di una saga familiare
irresistibile. Nel 1956, i figli Hortense (la madre di Gratian Anda) e
Dieter ereditarono azioni e metodi spicci dal fondatore: Dieter e tre
suoi collaboratori furono condannati dal Tribunale federale nel 1970,
per vendita d'armi al Sudafrica e alla Nigeria, paesi in guerra, mentre
l'European Network Against Arms Trade documentò vendite di
fucili d'assalto, razzi e missili contraerei all'Indonesia per 1,8
milioni di franchi svizzeri tra il 1982 e il 1993 attraverso la
controllata Contraves, nonostante l'embargo in corso per violazione dei
diritti civili. Le vendite proseguirono nello stesso 1993, per importi
pari a 10 milioni di franchi, grazie alle forti pressioni che il gruppo
mise in atto per convincere il Parlamento Svizzero ad autorizzarle.
Nel 2000 il gruppo Oerlikon-Bührle si è dato un nuovo look
cambiando il nome in Unaxis (www.unaxis.com) e diversificando gli
investimenti nei modi più vari, come ad esempio un grazioso
hotel sul lato svizzero del Lago Maggiore, e appunto l'attuale
partecipazione in Barilla. Barilla è presente con i seguenti
marchi: Barilla, Crakers Motta, Essere, Gran Pavesi, le Tre Marie, le
Spighe, Mulino Bianco, Pavesini, Voiello.
· BUGER KING: è stato al centro dell'attenzione dei media
nel 1999, quando si scoprì che stipulava i cosiddetti contratti
"zero-ore", che significa che i lavoratori non vengono pagati per i
periodi di tempo nella giornata in cui non hanno lavoro da fare (ad
esempio a negozio vuoto etc.). Sono stati accusati di sottopagare il
personale di sala fino a che hanno potuto.
· CHIQUITA: controlla il 25% del mercato mondiale della banana (provenienza Centro America e Ecuador).
La multinazionale è nota per gli attacchi all'ambiente, per la
repressione sindacale, per i maltrattamenti dei braccianti, ma
soprattutto per la sua aggressività in ambito politico in quanto
tiene i governi dei paesi dove ha le sue piantagioni rigidamente sotto
controllo. Nel 1953, quando Jacobo Gurmar, presidente del Guatemala,
decise di varare una riforma agraria che danneggiava Chiquita, venne
fatto fuori da un colpo di stato che tutti imputavano alla regia di
Chiquita.
Chiquita ha approfittato dei danni provocati dall' uragano Mitch,
abbattutosi in America centrale nel 1998, per ricattare i lavoratori
con la minaccia della non riapertura delle piantagioni danneggiate e
per revocare diritti sindacali ed economici che erano già stati
conquistati.
Fonti sindacali rivelano che nelle piantagioni Chiquita si usano
pesticidi che l'organizzazione mondiale della sanità classifica
come molto pericolosi. Inoltre il sindacato asserisce che certi
pesticidi sono erogati con aerei, addirittura mentre c'è gente
che lavora in piantagione.
· CIRIO: possiede il 70% della Del Monte: la Cirio in questo
modo controlla il 35% della produzione mondiale di ananas. In Kenya
l'impresa Cirio licenzia gli assunti a tempo indeterminato e li
riassume come stagionali perché in questo modo hanno diritto a
salari più bassi.
Il 25% dei dipendenti sono stagionali che guadagnano solo un terzo del fabbisogno di una famiglia tipo del Kenya.
In piantagione sono utilizzati pesticidi molto pericolosi senza che i
lavoratori abbiano ricevuto protezioni e istruzioni adeguate.
Gli alloggi forniti dall'impresa sono indecenti. Sono stati riportati
vari casi di repressione sindacale. Nelle piantagioni di Thika
utilizzano pesticidi che l'organizzazione mondiale della sanità
classifica come molto pericolosi. Quattro di questi non sono ammessi in
Italia. La popolazione che vive attorno la piantagione lamenta acque
avvelenate. Nel dicembre 1998, TESCO, una catena di supermercati
inglese, ha messo sotto sequestro i pomodori Cirio perché
contenenti un'alta concentrazione di stagno.
· DANONE: multinazionale alimentare di origine francese, il
Gruppo Danone è presente oggi in 27 paesi. Nel giro di una
quindicina di anni è divenuta una dei colossi mondiali
dell'alimentare e delle bevande. La proprietà del gruppo
è frammentata fra oltre 140 mila azionisti, i principali dei
quali sono i banchieri Lazard, la famiglia Agnelli e la società
di assicurazione Axa.
Negli ultimi anni è diventata leader nelle acque minerali negli
Stati uniti (secondo operatore dopo la Nestlè), in Argentina, in
Cina, e in Indonesia.
Nel marzo dello scorso anno ha lanciato, insieme alla Nestlè, il
primo supermercato on-line per i prodotti di largo consumo delle due
aziende. Ha un accordo strategico mondiale con Coca-Cola per la
produzione e la commercializzazione di succhi di frutta.
In Italia Danone opera attraverso varie società: Danone, Egidio
Galbani, Gelaz, Italaquae, Saiwa, Sorgente Santagata, Birra Peroni.
Danone fa parte di EuropaBio, un'associazione che raggruppa le
industrie con interessi nel settore delle biotecnologie, il cui scopo
è di intervenire a tutti i livelli per legittimarne l'impiego.
Da vari anni gli stabilimenti della sua consociata inglese HP Foods
inquinano gravemente l'ambiente circostante (secondo l'associazione
ambientalista "Hall of shame", la HP Foods occupa il settimo posto
nella graduatoria delle imprese manifatturiere inglesi più
inquinanti).
Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori dipendenti, la strategia
della Danone ha previsto negli ultimi anni una graduale chiusura degli
stabilimenti meno redditizi e l'accorpamento dei piccoli, e la
riduzione del personale.
· DEL MONTE: è responsabile di gravi disastri ambientali
legato all'uso indiscriminato di pesticidi e fertilizzanti che
degradano i terreni a tal punto che, dopo alcuni anni, sono resi
infertili e inutilizzabili per qualsiasi coltura. La produzione di
banane in Costa Rica è la maggiore causa di deformazione della
zona: infatti per far posto alle piantagioni vengono tagliate e
bruciate foreste. Inoltre nelle Filippine sono stati denunciati i
metodi brutali con cui Del Monte costringe i contadini a cedere terre e
ad accettare salari particolarmente bassi. La Del Monte Royal fa parte
dell' Anglo American Corporation, che appartiene per la maggioranza
alla ricca e potente famiglia sudafricana Oppenheimer, che ha
acquistato il 12,7% dei terreni coinvolti nel devastante progetto della
costruzione della diga del Gran Carajas in Brasile. La Anglo American
ha inoltre una lunga storia di segregazione e sfruttamento nelle
miniere del Sudafrica con manifestazioni operaie represse nel sangue.
· DOLE: è nota per aver fatto pressione sul Congresso
americano per l' eliminazione della legge Delaney che vieta di trattare
colture alimentari con pesticidi cancerogeni. Secondo la stampa
filippina, Dole sfida le leggi ambientali e rende difficile la vita dei
piccoli contadini per indurli ad affittare o vendere le loro terre. Il
21 febbraio 1992 il Tribunale Internazionale delle Acque, con sede ad
Amsterdam, ha emesso una sentenza di condanna nei confronti della Dole
per il suo comportamento in Costa Rica, perché, usando grandi
quantità di pesticidi, oltre a contaminare il fiume Estrella
fino al mare, avvelena l' acqua dei pozzi.
· KRAFT KACOB SUCHARD: (sottilette Kraft, formaggio
Philadelphia, cioccolata Suchard) multinazionale alimentare che
possiede diverse altre marche apparentemente più "nostrane",
come le Fattorie Osella, produttrici di formaggio. Ma la Kraft, a sua
volta, appartiene ad un colosso come la Philip Morris, cha ha un
fatturato di 56 miliardi di dollari...(vedi Philip Morris)
· MONTEDISON è presente con i marchi:
Carapelli, Cereol, Delizie, Eridania, Friggi, Giglio Oro, Hoc, Lara, Le
Macine, Ligustro, Oro Verde, Rustichella, Sigillo, Teodora, Verdi
Colli. Vasto gruppo multinazionale industriale, chimico ed
agroalimentare. La Montedison è stata la protagonista dei
peggiori casi di inquinamento Italiani a causa della sua industria
chimica: caso Farmoplant di Massa, caso Acna di Cengio, i fanghi rossi
di Scarlino, il petrolchimico di marghera; è l'unica impresa
italiana che produce sostanze cosiddette "mangiaozono". Nel 1994 ha
stretto un' alleanza con la Shell (vedi)
· PARMALAT: multinazionale alimentare con sede in Italia,
presente in 16 paesi con 75 stabilimenti e 39000 persone impiegate. E'
presente con i marchi:
Bonlat, Chef, Corradini, Dietalat, Giglio, Kyr Parmalat, La Frutta,
Mister Day, Oro Centrale, Parmalat, Pizza Pronto forno, Plasmon,
Pomì, Punto Weight Watchers, Santal, Tea Food, Tettamanti,
Vecchio Forno. Controllata dalla famiglia Tanzi, opera in 4 settori:
latte, prodotti freschi, prodotti da forno, succhi e conserve. Realizza
la maggior parte del proprio fatturato in Italia e Sudamerica. In
Brasile conta ben 7000 dipendenti e, secondo i sindacati brasiliani,
negli stabilimenti Parmalat vige un clima di sottomissione; dopo il
primo sciopero (maggio '95) sono stati subito licenziati 20 operai.
Sempre in Brasile, Parmalat tenta con metodi sleali basati su
abbassamenti transitori dei prezzi, di annientare i suoi concorrenti e
fa fallire i contadini che non accettano di produrre per lei attraverso
le imprese che hanno in appalto il servizio di raccolta del latte.
Anche il sindacato sudafricano COSATU accusa Parmalat di violazione dei
diritti sindacali, imponendo ai lavoratori il lavoro festivo ed
arrivando ad impedire l'accesso ai delegati sindaacali. In Ecuador, nel
gennaio 2000, gli stabilimenti Parmalat sono stati chiusi dal governo
locale che ha definito "speculativo" il comportamento della
multinazionale. Il paese sudamenricano viveva una disastroa situazione
economica e Parmalat alzava quotidianamente il prezzo del latte.
· PEPSI COLA: la multinazionale USA, diretta concorrente della
Coca-Cola, è presente in 20 paesi ed impiega 150000 persone.
Fattura 41000 miliardi dei quali solo il 40% è rappresentato
dalle bevande, il resto proviene dalla produzione di snack e patatine
(divisione Frito-Lay, che controlla il 40% del mercato mondiale delle
patatine). Pepsi Cola esporta in India grandi quantità di
bottiglie per il riciclaggio, con l'intento di spendere meno e
mantenere in patria l'immagine di impresa pulita. La multinazionale
corrisponde alle donne impiegate nella suddetta attività 500
lire al giorno. Comportamenti antisindacali in Guatemala e in Europa.
Da più fonti risulta che Pepsi Cola usi OGM per la produzione di
snacks e patatine, oltre all'olio Olestra che può indurre il
mancato assorbimento di vitamine liposolubili e può provocare
diarrea. Inoltre opera e sostiene paesi con regimi dittatoriali. La
Pepsi ha sussidiarie in Birmania, Messico, Filippine e in Turchia. La
PepsiCo ha nei suoi stabilimenti laboratori per esperimenti sugli
animali, dove fa studi nutrizionali su delle cavie, che usa anche per
testare la sicurezza di determinanti ingredienti.
· SARA LEE: è uno dei più grandi commercianti e
trasformatori del mondo di caffè, responsabile delle condizioni
di sfruttamento di milioni di contadini del sud del mondo. Negli Stati
Uniti possiede molteplici stabilimenti che, secondo l'EPA (ente
federale statunitense incaricato di sorvegliare lo stato
dell'ambiente), rilasciano inquinanti pericolosi.
· SUN DIAMOND : consorzio di cooperative statunitensi. In Italia
i prodotti con il marchio Diamond e Sunsweet sono distribuiti da
Noberasco.
Nel 1997 ha donato 6000 dollari all'ex segretario per l'agricoltura
Mike Espye altri 4000 dollari al fratello Henry Espy, a sostegno della
campagna elettorale di quest'ultimo.
Secondo la sezione sindacale americana Teamstars Local Union usa pesticidi pericolosi.
Le relazioni sindacali da parte di Diamond sono pessime. Il sindacato
accusa l'azienda di licenziare gli scioperanti e di dare salari molto
bassi.
Nel 1985, in un momento di grave difficoltà finanziaria, la
azienda ottenne dai lavoratori una autoriduzione dei salari del 30-40%
e un maggior sforzo lavorativo che fece aumentare la resa produttiva.
Nel giro di poco tempo l'azienda recuperò e i profitti balzarono all'eccezionale tasso del 40%.
Nel 1991 i lavoratori chiesero di far tornare i salari ai livelli
originari, ma invece di accogliere la richiesta, Diamond
licenziò i 500 dipendenti in sciopero e li rimpiazzò con
nuovi braccianti intimiditi.
Dal 1993 il sindacato ha iniziato una battaglia senza quartiere, anche
a livello internazionale, per la reintegrazione dei lavoratori
licenziati e il ritorno dei salari a livelli ragionevoli.
· UNILEVER (Tè Lipton): multinazionale alimentare e
chimica presente in 75 paesi e classificata al 43° posto della
graduatoria mondiale. Fattura 88000 miliardi e impiega 267000 persone.
La multinazionale opera negli alimentari, nei detergenti per la casa,
nei prodotti per l'igiene personale e in altre attività. E'
presente con i marchi:
Algida, All, Atkinson, Axe, Benefit, Bertolli, Bio Presto,
Calvè, Cif, Ammoniacal, Clear, Coccolino, Cutex, Dante, Denim,
Dove, Eldorado, Findus, Fiore Verde Findus, Friol, Genepesca, Gico,
Gradina, Ice Tea Lipton, Igloo, Jolly, Leocrema, Lipton, Lux Lysoform,
Marè, Maya, Mentadent, Milkana, New Dimension, Oio, Paperino's,
Pasta sfoglia Findus, Pat bon, Pepsodent, Pizza, Le ricette del sole
Findus, Pizza forno Findus, Punto Weight Watcher, Pure & Vegetal,
Rama, Rexona, Rocca dell'Uliveto, S. Giorgio, Sorbetteria Ranieri,
Speedipizza Findus, Surf, Svelto, Timotey, Top Down, Tesoroni, Vim
Clorex, Vim Liquido, Vive la vie.In Italia opera attraverso cinque
società autonome che fanno capo a Unilever Italia s.p.a. e sono
Sagit, Lever Fabergè, Van Den Berg, Calvin Klein Cosmetics,
Diversey. La Unilever Italia occupa i primo posto tra le imprese
alimentari italiane, è azienda leader nel mercato degli oli
d'oliva, dei surgelati, del tè, delle margarine e dei gelati.
Unilever è il più grande commerciante al mondo di
tè di cui è anche un grande produttore attraverso la
propria filiale Brooke Bond.Pertanto Unilever è uno dei massimi
responsabili delle gravi condizioni in cui versano milioni di contadini
del sud del mondo perchè i suoi metodi commerciali, totalmente
ispirati ad una logica di profitto, non garantiscono guadagni
dignitosi. Secondo il sindacato internazionale degli alimentaristi, la
controllata Brooke Bond continua a strappare ingenti profitti dalla sua
piantagione keniota Sulmac, la più grande del mondo, ove impiega
oltre 5000 lavoratori a tempo pieno. Le condizioni di lavoro sono state
definite "da manuale del colonialismo".
..::ABBIGLIAMENTO::..
· BENETTON: il 12 ottobre 1998 un servizio del Corriere della
Sera denunciava che Bermuda, una fabbrica di Istambul che lavorava per
il licenziatario turco di Benetton, impiegava manodopera infantile 8
bambini di età inferiore ai 14 anni. In Argentina Benetton oggi
possiede 900000 ettari di terra per la produzione della lana, terra
abitata da sempre dal popolo Mapuche che è stato confinato in
una striscia di terra dove le famiglie sono costrette a vivere in
condizioni di sovraffollamento, diventando, manodopera a basso costo.
· CATERPILLAR: azienda USA con sede a Peoria, Illinois in Italia
commercializza oltre ai suoi bulldozers, con il suo logo CAT anche
scarpe ed abbigliamento. CATERPILLAR fornisce illegalmente bulldozers a
basso costo allo Stato d'Israele per la devastazione dei Territori
Palestinesi.
· CHICCO: è di proprietà dell'Artsana, che a sua
volta fa parte del Gruppo Catelli nato prima come produttore nel
settore dei sanitari poi si è poi esteso ai settori di articoli
per l'allattamento e per lo svezzamento con i prodotti della linea
Chicco. La produzione comprende oggi: PIC, LICYA, Plantas, Control,
Serenity. Il 19 novembre del ' 93 a Kuiyong, in Cina ha causato la
morte di 87 persone e il ferimento di 46 per aver chiuso con lucchetti
le porte della fabbrica andata in fiamme, dopo aver pagato una mazzetta
al capo dei vigili del fuoco perché confermasse
l'agibilità dell'edificio. Per questa strage l'Artsana ha
versato un risarcimento di300 milioni di lire. Inoltre Contro ogni
richiamo da parte del Ministero della sanità , Artsana continua
a produrre giocattoli con PVC.
..::COSMETICI::..
· L'OREAL: multinazionale di prodotti cosmetici di origine
francese, classificata al 342° posto della graduatoria mondiale.
E' presente con i marchi:
Elséve, l'Oreal, Neutralia, Neutralia Garniér, Studio
Line L'Oreal, Synergie, Ultra Dolce Garniér, Vividop. Opera in
Italia attraverso varie società, fra cui: Saipo, Helena
Rubinstein Il gruppo appartiene per il 53,7% alla società
finanziaria Gesparel e per la restante parte a piccoli azionisti. A sua
volta la Gesparel è posseduta per il 51% dalla famiglia Benetton
e per il 49% da Nestlè. Nel 1998 la controllata Synthelabo,
attiva nel settore farmaceutico, si è fusa con la Sanofi (del
gruppo ELF) per formare uno dei maggiori gruppi farmaceutici mondiali.
L'Oreal produce cosmetici e profumi con i marchi Biotherm, Cacharel,
Guy Laroche, Helena Rubinstein, Garnier, Lancome e altri. Per alcuni
dei suoi prodotti utilizza contenitori in PVC, un tipo di plastica che
in fase di smaltimento può produrre diossina. Nel 1998 una
associazione di consumatori ha messo in evidenza che in alcuni prodotti
sono presenti oli minerali ritenuti cancerogeni.
· PROCTER & GAMBLE: multinazionale di origine USA che lavora
nel campo delle saponette, detersivi, dentifrici, pannolini,
farmaceutici, cosmetici ma anche prodotti alimentari (patatine
Pringles). È' presente con i marchi: Infasil bagno Igienico,
Zest, Clerasil, Oil of Olaz, AZ, Kukident, Douss Douss, Lines Lei,
Noxzema, Camay, Infasil Topexan, Keramine H, Panten, Ace Gentile,
Lines, Tampax, Asciugatutto, Mia, Poffy, Senz'acqua, Tempo, Linidor,
Pampers, Polin, Lenar, Ariel, Dara, Tide, Dash, Nelsen, Baleno, Mastro
Lindo, Master Verde, WC, Spic & Span, Tuono, Viakal. Fa parte di
un'associazione (Businnes Round Table) che ha lo scopo di fare
pressione sul potere politico affinchè compia scelte economiche
favorevoli alle grandi imprese; tra il '95 e il '96 ha versato ai
politici americani 68325 dollari; finanzia sedicenti associazioni
ambientaliste pronte a difendere temi favorevoli alle imprese; ha
esercitato forti pressioni sulla FDA per ottenere l'autorizzazione ad
impiegare Olestra. Nel 1996 una fuoriuscita di oli minerali nello
stabilimento irlandese di Nenagh ha contaminato vari pozzi d'acqua,
lasciando la gente senz'acqua per più di una settimana. Nel 1997
ha sostenuto l'associazione americana "Keep American Beautiful", creata
dalle industrie di imbottigliamento con lo scopo di non far passare
alcuna legge contro le bottiglie "usa e getta". Secondo la rivista
Earth Island Journal, le patatine Pringles vendute in Nord-America
contengono OGM. Nel 1999 ha annuciato la chiusura di 10 impianti in
varie parti del mondo, licenziando 15000 dipendenti, pari al 15% della
sua forza lavoro. Nel giugno del 1999 le imprese cosmetiche del gruppo:
Cover Girl, Max Factor, Noxell, Olay, Pantene, Richardson Vicks e Vidal
Sassoon sono state indicate da PETA come imprese che utilizzano
semilavorati sperimentati abitualmente su animali.
· JOHONSON & JOHONSON INC: è la più grande
distributrice mondiale di prodotti sanitari, oltre che essere molto
attiva nel settore farmaceutico. In Messico la paga dei lavoratori
è al minimo di sussistenza. Ha pagato 5 milioni di dollari in
USA per aver indotto i dipendenti a distruggere prove relative ad
un'indagine federale sulla promozione di un farmaco in casi non ammessi
dalla FDA. Trasgredisce il codice OMS sul latte in polvere
reclamizzando bottiglie per l'allattamento artificiale.
..::FARMACEUTICI E CHIMICA::..
· BAYER: multinazionale chimica e farmaceutica di origine
tedesca presente in più di 60 paesi, fattura oltre 50000
miliardi e impiega circa 120000 persone (dati riferiti al 1999). La
Bayer produce farmaci, strumentazioni diagnostiche, gomme sintetiche,
fibre tessili artificiali, prodotti chimici, pesticidi e prodotti
veterinari. E' attiva anche nelle biotecnologie applicate
all'agricoltura. Esercita pressioni sugli organi politici e
sull'opinione pubblica disponendo di un grande potere decisionale
presso le istituzioni internazionali economiche e finanziarie. Nel
marzo 2000 ha patteggiato una multa di 200000 dollari col ministero del
commercio USA per avere esportato illegalmente glucosio. Il glucosio
può essere impiegato per la costruzione di armi chimiche e
batteriologiche. Nel 1999 in Brasile è stata avviata un'indagine
avverso la Bayer a seguito della morte di alcuni contadini che avevano
utilizzato il Baysiston, un pesticida vietato in Germania da oltre
vent'anni. Bayer è citata da Greenpeace international come
produttrice di pesticidi che hanno una capacità di inquinamento
persistente.
· HENKEL: quarto gruppo chimico tedesco presente con i marchi:
Antica erboristeria, Atlas, Batist, Dato, Dixan, Schwarzkopf, Fa,
Kaloderma, Le Chat, Micolor, Natura, Neutromed, Perlana, Ultrarapida
Squibb, Vernel, Vidal, Vionell Intim. La Henkel fa un grande uso di
olio di cocco, proveniente soprattutto dalle Filippine. A livello
ambientale la Henkel ha dimostrato comportamenti scorretti trasferendo
alcune linee produttive in Irlanda, perché le leggi di questo
paese consentono emissioni tossiche più elevate che altrove. La
Henkel può scaricare così legalmente prodotti micidiali
come il cadmio, il mercurio, l'arsenico, il cromo e il fenoli.
· HOECHST: multinazionale chimica e farmaceutica, con sede a
Francoforte. Nelle Filippine commercializza il molluschicida Brestan
pericolosissimo per la salute. Nel febbraio del 1991 fu segnalato il
decesso di 20 donne in campi trattati con Brestan. La Hoechst vende
anche il Lendosolfato, un pesticida molto pericoloso responsabile del
tumore alla mammella, proibito in U.S.A. e in Europa. Inoltre produce
CFC principale causa di distruzione dell'ozono dell'atmosfera.
· MONSANTO: specialista in erbicidi e defolianti, nel 1960 ha
prodotto il famigerato agente arancione, uno dei più temibili
defolianti usati durante la guerra in Vietnam. Attualmente la Monsanto
produce l'erbicida Roundup. E' stata al centro di vari processi per
violazioni che vanno dalla contaminazione ambientale, alla
pubblicità ingannevole, alla violazione delle norme sulla
sicurezza. Nel 1995 la Monsanto ha danneggiato l'ambiente scaricando
1800 tonnellate di sostanze inquinante nell'aria, nei fiumi, nei suoli.
Monsanto produce anche l'ormone BCH per la crescita forzata dei bovini
da macello, ormone ritenuto da molti scienziati cancerogeno. Monsanto,
inoltre, da qualche anno si dedica alla manipolazione genetica,
brevettando, insieme all'Astra Zeneca , sementi che si possono usare
per un solo raccolto, innestando la cosiddetta "tecnologia della morte"
che priva le comunità agricole della loro secolare conoscenza di
salvare i semi. Risultato di questa operazione è favorire un
regime di monopolio sulle sementi che nutrono il mondo, e di renderne
uniche beneficiarie le multinazionali del settore.
Per oltre 30 anni la Monsanto, uno dei colossi industriali americani,
ha nascosto gli effetti sull'ambiente e sulle persone degli scarichi di
rifiuti tossici in un torrente dell'Alabama. Già negli anni '60
la Monsanto sapeva che i pesci nel torrente dove venivano scaricati i
rifiuti morivano in 10 secondi al contatto con le sostanze tossiche e
che una ricerca aveva dimostrato che si trattava di composti
cancerogeni.
· NOVARTIS: è il risultato della fusione tra Sandoz e Ciba Geigy.
Una delle più grandi multinazionali che vende semi manipolati e i rispettivi pesticidi.
E' presente con i seguenti marchi:
Céreal, Dietor, Frizzina, Fruttil, Gerber (omogeneizzati),
Idrolitina, Isostad, La Buona Natura, Novosal, Ovomaltina, Piz Buin,
Sandoz AG, Vantaggio, Vigoplus . La Novartis è presente in 142
paesi, fattura oltre 40000 miliardi e impiega 82500 persone.
Classificata al 159° posto della graduatoria mondiale, produce
vernici e colori di ogni tipo, ma è soprattutto proiettata verso
i prodotti tecnologicamente più avanzati ed è quindi
tristemente famosa per la produzione di pesticidi e di organismi
geneticamente modificati. Si occupa anche del settore alimentare
"Functional Foods" attraverso prodotti dietetici, integratori e simili,
in tal senso ha stretto un accordo con la multinazionale alimentare
Quaker Oats (che controlla l'80% delle beavnde sportive). Novartis
è presente anche nel settore dei prodotti per l'infanzia tramite
Gerber. Nonostante tenti di migliorare la propria immagine, Novartis
non brilla per correttezza infatti ha esercitato un'intensa pressione
sull'UE per ottenere l'autorizzazione alla commercializzazione di semi
OGM, è uno dei maggiori gruppi mondiali dediti alla
manipolazione genetica. Produce mais-bt (OGM) che resiste all'erbicida
Glufosinate inoltre trasgredisce il codice OMS sul latte in polvere
(attraverso Gerber) e usa abitualmente OGM in Nord America negli
alimenti Gerber.
Novartis è il secondo produttore al mondo di pesticidi e il
primo di atrazina, un erbicida che si è dimostrato cancerogeno
negli esperimenti di laboratorio e che è correlato al tumore
della mammella, a linfomi e leucemie: l'atrazina filtra nel terreno e
contamina le falde acquifere mettendo a rischio la salute di milioni di
persone.
..::RISORSE ENERGETICHE::..
· ENI: per la realizzazione di un gasdotto sta espropriando le
tribù degli Iyak e degli Otari (Nigeria) delle loro terre.
· EXXON MOBIL: è presente nell'isola di Aceh, dove si
è resa complice delle atrocità commesse dall'esercito nei
confronti della popolazione locale per poter operare indisturbata
nell'estrazione del gas naturale, fornendo alle autorità
governative del regime dittatoriale di Jakarta una delle fonti di
guadagno più importanti senza alcun beneficio per la
popolazione. Precisamente la Mobil è accusata di aver fornito
supporto logistico presso le proprie basi dove venivano torturati e
uccisi gli abitanti e di aver all'esercito le ruspe per scavare le
fosse comuni dove seppellire le persone trucidate. In Perù gli
indigeni Harakmbut stanno difendendo le loro terre dall'occupazione
della Mobil.
· FOSTERS: proprietaria della Elders, viene critica per il
trasporto di animali vivi (pecore) in condizioni spaventose
dall'Australia all'Europa ed al Medio Oriente. Si dice che nelle sue
navi cargo siano stipate più di 100.000 pecore per un viaggio
che dura tre settimane costrette in uno spazio più piccolo di
loro.
· SHELL OIL CO.-ROYAL DUTCH: nel 1993, il gruppo Shell possedeva
filiali in Brasile, Colombia, Egitto, El Salvador, Guatemala, Honduras,
India, Indonesia, Iran, Kenya, Liberia, Mali, Messico, Marocco, Papua
Nuova Guinea, Perù, Filippine, Senegal, Siria, Turchia e Uganda.
Nel 1991 la Shell violava il codice di condotta della Comunità
Europea, pagando ai lavoratori neri del Sudafrica dei salari inferiori
al minimo legale. Inoltre è una delle tre multinazionali
coinvolte nella causa intentata da 500 contadini del Costarica resi
sterili dai pesticidi. La Shell e la Dow Chemical avevano sviluppato e
prodotto il pesticida DBCP, che è proibito negli U.S.A. e che ha
causato la sterilità nei lavoratori delle piantagioni di banane.
La Shell e la Dow Chemical hanno bloccato il processo nel Texas per 7
anni. Negli U.S.A. la Shell Mining Co. era nel 1989 una delle 5 imprese
minerarie con le peggiori misure di sicurezza. Nell'agosto 1989 la
Shell fu accusata di aver causato un'eruzione di petrolio alla
raffineria di Stanlow. Si ebbe una fuoriuscita di 37.500 litri di
petrolio greggio, che inquinò 20 km dell'estuario del fiume
Mersey. Nel primo processo da parte della National Rivers Authority, la
Shell ebbe una multa di 1 milione di sterline. Fu giudicata incapace di
"compiere il proprio dovere di rispetto dovuto alla comunità".
Nel 1993, la British Lead Mills era membro del Forum Nucleare
Britannico, ed era fornitore di contenitori per materiale radioattivo.
La Shell è coinvolta nella produzione di tessuti da
mimetizzazione tramite Don & Low, e solventi, resine e altri
prodotti con la Shell Chemicals. La Shell inoltre fornisce carburante
alla marina ed alle forze aeree. Nel 1993 la Shell, su richiesta
legale, ha testato veleno per roditori su animali, ed anche altri
prodotti chimici come detergenti e anticongelanti prevedono test su
animali. Lo scrittore nigeriano Ken Saro-Wiwa, Premio Nobel Alternativo
per la Pace e leader del Movimento per la Sopravvivenza del Popolo
Ogoni (MOSOP), che chiede da anni che i proventi dell'estrazione
petrolifera nell'Ogoniland rimangano almeno in parte nel Rivers, uno
degli stati più poveri, è stato percosso, arrestato e
imprigionato il 22 maggio 1994. E' accusato di aver incitato dei membri
del suo movimento a uccidere quattro importanti rappresentanti degli
Ogoni. Saro-Wiwa è noto per il suo impegno pacifista, e nega
ogni accusa. Amnesty International ritiene inoltre che Ken Saro-Wiwa
sia un prigioniero per motivi di opinione, e che il suo arresto faccia
parte del disegno repressivo nei confronti della popolazione Ogoni, che
sta lottando duramente contro i danni causati dalle compagnie
petrolifere.
Il 10 novembre 1995 Ken Saro-Wiwa è stato impiccato dal regime
nigeriano insieme ad altri otto militanti del movimento degli Ogoni,
nonostante le pressioni dell'opinione pubblica internazionale. Le
compagnie petrolifere operanti in Nigeria, tra le quali SHELL, ELF
AQUITANIE, CHEVRON, MOBIL, TEXACO e le italiane AGIP, SAIPEM ed ENEL
sono responsabili della distruzione ambientale e di gravi violazioni
dei diritti umani.
· TOTALFINA-ELF: il gruppo nasce nel 1999 dalla fusione delle
francesi Total ed Elf-Aquitaine con la belga Petrolfina. Il colosso
petrolifero (quarto al mondo) fattura 130000 miliardi ed occupa 150000
persone, è presente in più di 100 paesi. Attiva nei
settori dell'estrazione, della raffinazione e lavorazione del petrolio
e derivati, vanta corposi interessi in campo energetico, finanziario e
bancario. In Italia è presente con società Spontex e Mapa
(guanti e spugnette). Totalfina-Elf ha concluso col governo francese un
accordo per mantenere la segretezza sull'azione di recupero del
materiale, sembra bitume cancerogeno, fuoriuscito dalla nave Erika
affondata il 12 dicembre 1999 al largo delle coste bretoni in Francia.
Secondo Le Monde Diplomatique sembra orientata ad agevolare uomini di
governo e regimi oppressivi per ottenere favori (finanziamento di armi
in Congo, sostegno finanziario al regime militare in Birmania). Sono in
corso boicottaggi nei confronti di Totalfina-Elf per la sua presenza in
Birmania che dà legittimità al potere oppressivo birmano
e per il suo ostruzionismo in occasione del disastro ambientale
..::MOTORI::..
· AGNELLI: l'IFI è la finanziaria controllata dalla
famiglia Agnelli per l'82%. La Fiat è il gruppo più
importante dell'IFI, presente in 66 paesi ed al 34° posto della
classifica mondiale delle multinazionali. Oltre alla Fiat, l'IFI
detiene quote di proprietà in vari settori che vanno
dall'industria editoriale a quella delle armi , tramite Iveco. Tra le
numerose alleanze ci preme ricordare l'intesa raggiunta tra l'unione
dei concessionari italiani Fiat e McDonald's, grazie alla quale la
multinazionale americana può aprire nuovi fast-food all'interno
delle aree delle concessionarie Fiat. Nel settore alimentare la
famiglia Agnelli conta una partecipazione (4,89%) nel gruppo Danone che
è al 288° posto delle multinazionali. Danone, tramite
società controllate, trasgredisce il codice OMS sul latte in
polvere per l'infanzia. Nell'ottobre del 1998 in Pakistan, presso un
cantiere di Impregilo (controllata da Fiat), si è svolta una
lotta sindacale finalizzata ad aumenti salariali e indennità di
rischio per le mansioni pericolose. La dura reazione che ne è
seguita ha portato all'arresto e alla tortura di 6 sindacalisti; altri
21 si sono dati alla macchia per sfuggire all'arresto; 45 attivisti
sono stati licenziati Pakistan ha concordato il suo comportamento con
la casa madre. In Brasile i dipendenti Fiat sono circa 25000 e devono
subire spesso, da parte dell'azienda, comportamenti antisindacali che
arrivano fino al licenziamento degli attivisti e degli scioperanti.
Durante lo sciopero di 15000 lavoratori dello stabilimento di Bettim ,
svoltosi il 29/9/99, la dirigenza ha fatto entrare in fabbrica agenti
della sicurezza e della polizia militare che hanno aggredito gli
scioperanti e ferito 27 operai. La denuncia viene dai sindacati
brasiliani che lamentano il licenziamento di 32 lavoratori. Lo sciopero
era stato indetto per chiedere aumenti salariali e riduzioni di orario.
L'impero Agnelli comprende anche fabbriche di armi coma la SNIA, BPD,
la IVECO e la VASNELLA, produttrice di mine anti-uomo.
· MITSUBISHI: è uno dei più potenti imperi
industriali e finanziari del mondo. Oltre che a distruggere le foreste
tropicali al ritmo di 300000 ettari all'anno per cui milioni di
uccelli, piante e insetti sono spazzati via. Questa compagnia mette a
rischio anche le popolazioni indigene: il disboscamento diffonde la
malaria e la tubercolosi, molti sono ridotti in povertà
perchè le loro tradizionali fonti di cibo sono distrutte, altri
ancor sono costretti ad emigrare nelle città. La Mitsubishi,
inoltre, è produttrice di armamenti: missili, cannoni,
carriarmati, ma anche fornitrice di servizi per l'industria nucleare:
nocciolo dei reattori nucleari, forniture di plutonio, inceneritori di
rifiuti radioattivi. La Mitsubishi Corporation (meglio conosciuta per
le sue automobili e per l'elettronica) è coinvolta anche
nell'importazione di grandi quantità di legname in Giappone.
Inoltre la Mitsubishi Heavy Industries fornisce i seguenti servizi per
l'industria nucleare: servizi di costruzione, equipaggiamento per il
trattamento del combustibile, nocciolo dei reattori nucleari, fornitura
di plutonio, inceneritori di rifiuti radioattivi, riprocessamento e
trattamento delle acque.
PRODOTTI DI CONSUMO DELLA MITSUBISHI TELEVISORI:
VIDEOREGISTRATORI: Mitsubishi
STEREO: Mitsubishi
AUTOMOBILI: Mitsubishi
MACCHINE FOTOGRAFICHE: Nikon
BIRRA : Kirin
..::TABACCO::..
· PHILIP MORRIS: è una delle multinazionali che ha
presentato alla commissione europea la proposta di riforma della
direttiva UE 241/73, approvata dal parlamento europeo il 15/3/2000, sul
cacao e i prodotti al cioccolato in base alla quale è possibile
l'impiego di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao fino
al 5% del prodotto finale. Questo genera un danno a paesi come Ghana,
Nigeria, Camerun che basano sulla produzione del cacao più del
50% del volume delle loro esportazioni e che a livello microeconomico
produrrà effetti disastrosi per 11 milioni di persone che sono
direttamente dipendenti dal raccolto di cacao. Ha inoltre ottenuto che
nelle etichette non venisse indicata la quantità di burro di
cacao presente nella cioccolata. La Philip Morris è una delle
più grandi produttrici di sigarette e poichè nel nord del
mondo il consumo di tabacco è in diminuzione, sta dirigendo le
sue vendite al sud, aumentando a dismisura il consumo di tabacco fra i
minorenni.
E' presente con i marchi:
Lila pause, Milka, Milka Tender, Caramba, Faemino, Hag, Splendid,
Bittra Suchard, Cote d'Or, Terry's, Toblerone, Simmenthal,
Spuntì, Fini (tortellini, aceto, pasta), Invernizzi, Negroni,
Dover, Gim, Jocca, Maman Louise, Milione, Mozary, Osella, Philadelphia,
Primolo, Sottilette, Yoplait, Legeresse, Mayonnaise, Mato Mato,
Vallè
..::ALTRO::..
· DOW: Conosciuta con il marchio Domopak. Durante la guerra in
Vietnam ha prodotto armi chimiche. E' la seconda industria chimica del
mondo e la sesta produttrice di pesticidi o meglio di clorina, un
ingrediente base della plastica, dei pesticidi e dei solventi che,
incenerita produce diossina.
· EASTMAN KODAK: nel 1987 è stata nominata il più
grande singolo emettitore di metilene cloride negli USA e per questo
è stata condannata a pagare due milioni di dollari nel 1990.
Anche i dati dell'EPA del 1989 confermano che la Kodak era uno dei nove
peggiori inquinatori con materie chimiche tossiche negli USA ed uno dei
maggiori "rilasciatori" di sotanze "conosciute o sospette di essere
cancerogene".
· KINBERLAND CLARK: è presente con i marchi: Fredoom,
Kleenex, La Soffice Differenza, Scotonelle, Scottex. Con la fusione con
la Kimberly Clark e la Scott Paper Company, la multinazionale è
diventata la prima produttrice mondiale di carta per uso domestico e
igienico. Possiede o gestisce 3 milioni di ettari di foreste. La
Kinberland Clark è stata accusata di aver rimpiazzato in America
centrale dei tratti di foresta tropicale con piantagioni di eucalipto.
Ha inquinato in Inghilterra un corso d'acqua che ha provocato una
strage di salmoni e la chiusura di un bacino. Negli Stati Uniti molti
dei suoi stabilimenti (3 sono certi) rilasciano inquinanti pericolosi
ed ha avuto Quattro denunce per emissioni di diossina. Inoltre è
accusata della deforestazione dell'isola di Vancouver a ritmi elevati.
Secondo gli esperti, a questi ritmi, la foresta scomparirà nel
giro di tre anni.
:::::::IN PARTICOLARE PUOI EVITARE DI ACQUISTARE:::::::
per la consultazione tieni presente che tutti i marchi che precedono
una parentesi appartengono alla multinazionale scritta dentro
..::ALIMENTI
· Aceto: Fini, Sasso
· Acqua minerale: Fonte Limpia, Levissima, Limpia, Lora, S.
Bernando, San Pellegrino, Ulmeta, Recoaro, Panna, Pejo, Perrier,
S.Antonio, San Pellegrino, Vera, Claudia (NESTLE')
· Ananas in scatola: Del Monte
· Banane: Bouba, Dole Sombana (DOLE), Chiquita, Amigo, Chico,
Consul, Del Monte, Favorita, Premium, Sabrosa, Viva, Amerigo, Banajoy,
Del Sol, Eden, Sunrise, Tropical Eden, Sunisa, Santa Lucia, Banacol,
Cobana, Turbana
· Bibite: Recoaro, Beltè, Chinò, Dorè,
Gingerino, Mirage, Nestea , One-o-One, S.Pellegino, San Bitter
(NESTLE'), Beverly, Coca Cola , Coke Ligth, Diet Coke, Fanta, Sprite
(CocaCola), Pepsi Cola, Seven Up (PepsiCola) Vera, The Ati, IceTea
· Bibite energetiche e dietetiche: Isostad, Vigoplus (Novartis)
· Biscotti: Buitoni, Perugina(NESTLE'), Vicenzi
· Budini e lieviti: Royal Burro
· Cacao: Perugina (NESTLE')
· Caffè: Faemino, Hag, Splendid, Caramba(PHILIP MORRIS) Nescafè(NESTLE')
· Camomilla: Lipton, Montania
· Carne in scatola: Simmenthal, Spuntì (PHILIP MORRIS)
· Cereali prima colazione: Chocapic, Cheerios, Gold Crip, Nesquik Cereali, Trio (NESTLE'), Cèreal(NOVARTIS)
· Cioccolata-Cioccolatini: After Eight, Alemagna, Cioccoblocco,
Galak, Lingotto Nestlè, Perugina Bittra Suchard, Quality Street,
Rowntree Macintosh (NESTLE'), Cote D'Or, Milka, Toblerone, Bittra
Suchard
· Dadi: Maggi(NESTLE')
· Dolcificanti: Dietor, Fruttil, Vantaggio (NOVARTIS)
· Fette biscottate: Buitoni (NESTLE')
· Formaggi confezionati: Baika, Dover, Gim, Invernizzi,
Invernizzina, Jocca, MamanLouise, Milione, Mozary, Osella,
Philadelphia, Primolo, Sottilette (PHILIP MORRIS) Fiorello Locatelli,
Mio Locatelli, Pizzaiola Locatelli (NESTLE'), Milkana, Kraft, Vive la
vie, Punto, Weight Watchers
· Frutta in scatola: Del Monte
· Frutta secca: Diamond, Sunsweet (SUNDIAMOND), Dole(DOLE)
· Gelati e snack surgelati: Alemagna, Antica Gelateria del
Corso, Cremeria, Motta (NESTLE') Sorbetteria di Ranieri, Toseroni,
Algida, Eldorado
· Latte per bambini: Guigoz Latte uht (NESTLE')
· Legumi e verdure: Berni (NESTLE'), La Buona Natura (NOVARTIS)
· Maionese: Legeresse, Mayonnaise (PHILIP MORRIS) Top Down, Calvè
· Margarina: Vallè (PHILIP MORRIS), Gradina, Maya, Rama
· Marmellate: La Buona Natura (NOVARTIS) Vive la vie, Del Monte
· Merendine: Kit Kat (NESTLE'), Lila Pause, Milka, Milka Tender(PHILIP MORRIS)
· Olio: Sasso (NESTLE'), La Buona Natura(NOVARTIS), Bertolli,
Carapelli, Cereol, Dante, Delizia, Hoc, Le Macine, Ligustro, Oro Verde
Sigillo, Verdi Colli, Rocca dell'Uliveto, S. Giorgio, Olio di semi
Friol, Friggi, Giglio d' Oro, Lara, Ligustro, Gico, Jolly, Marè,
Oio, Punto Weight Watchers, Rustichella, Teodora
· Omogeneizzati: Gerber (NOVARTIS), Nestum (NESLE')
· Orzo: Orzoro (NESTLE')
· Pane confezionato: Cèreal (NOVARTIS)
· Panna e besciamella: Creme Cuisine
· Pasta: Buitoni, Pezzullo (NESTLE'), Fini (PHILIP MORRIS), La Buona Natura (NOVARTIS)
· Pesce surgelato: Mare Fresco, Surgela (NESTLE'), Genepesca, Findus, Igloo
· Piatti pronti surgelati: Buitoni, Voglia di Pizza, Surgela (NESTLE'), Findus , Pat Bon
· Pizze in busta: Catarì, Findus
· Polveri per bevande: Digerseltz (NESTLE'), Frizzina, Idrolitina (NOVARTIS), Brioschi
· Pomodori: La Buona Natura(NOVARTIS), Del Monte, Tuttapolpa
· Primi piatti in busta: Buitoni, Maggi (NESTLE')
· Sale: Novo Sal (NOVARTIS)
· Salse varie: Mato Mato (PHILIP MORRIS), Hot Ketchup Del Monte
· Salumi: Fini, Invernizzi, Neuroni (PHILIP MORRIS) King's, Locatelli, Miglioli, Vismara (NESTLE')
· Solubili per colazione: Orzoro, Cappuccino, Ecco... Franck,
Malto Kneipp, Nesquik (NESTLE'), Milka Slurp (PHILIP MORRIS),
Ovomaltina(NOVARTIS)
· Sott'olio-sott'aceto: Berni, Condipasta, Condiriso (NESTLE')
· Succhi di frutta: Sandoz AG(NOVARTIS), Chiquita,
Colibrì, Confruit, DelMonte, G, G-Almaverde Mangia e Bevi,
Sunland
· Sughi: Berni, Buitoni
· Tè: Lipton, Twinnings, The Ati
· Tonno e sardine: Mare Blu
· Tortellini: Fini(PHILIP MORRIS)
· Verdure surgelate: La Valle degli Orti(NESTLE'), Findus, Surgela
· Yogurt e dessert: Fruttolo, Mio Nestlè, Nesquik (NESTLE'), Yoplait(PHILIP MORRIS)
· Zucchero: Eridania
..::IGIENE PERSONALE
· Assorbenti: Lines, Tampax (PROCTER & GAMBLE), Freedom(KINBERLY-KLARK)
· Bagnoschiuma: Camay, Infasil, Zest (PROCTER & GAMBLE)
Neutralia Garnier (L'OREAL), Badedas, Denim, Axe, Dove, Fissan,
Glysolid,Pure & Vegetal, Timotei, Vidal, Neutromed
· Carta igienica: Scottex, Cotonelle, Kleenex, La Soffice Differenza (KIMBERLY KLARK) Mia, Poffy
· Creme protettive: Clearasil, Oil of Olaz (PROCTER &
GAMBLE) L'Oreal , Sinergie (L'OREAL) Piz Buin (NOVARTIS), Cutex,
Fissan, Glysolid, Kaloderma,Leocrema, Neutromed, Pond's, Pura e
Semplice
· Dentifrici: AZ, Kukident (PROCTER & GAMBLE), Antica
Erboristeria, Benefit, Chlorodont, Durban's, Mentadent, Paperino's,
Pepsodent, Squibb
· Fazzoletti di carta: Kleenex(KIMBERLY KLARK), Senz'acqua, Tempo (PROCTER & GAMBLE)
· Igiene intima: Douss Douss, Intima, Lines Lei (PROCTER &
GAMBLE), Neutralia (L'OREAL), Babysan, Depilzero, Fissan, Vionell
Intim, LyciaLamette
· Pannolini: Linidor, Pampers, Polin (PROCTER & GAMBLE), Serenity
· Saponi e lozioni barba: Mennen, Noxzema (PROCTER &
GAMBLE), Ultrarapida Squibb, Williams Acqua Atkinsons, Denim, Velva
· Saponi mani e viso: Camay, Infasil, Topexan (PROCTER &
GAMBLE), Dove, Fa, Fissan, Glisolid, Lux, Natura, Rexona, Supersoap
· Shampoo: L'Oreal, Neutralia, Garnier, StudioLine, Ultradolce
Garnier, Vividop (L'OREAL) Infasil Keramine H, Panteon (PROCTER &
GAMBLE), Antica Erboristeria, Batist Schwarzkopf, Clear, Libera e
Bella, Neutromed, New Dimension, Timotei
· Tovagliolini: Scottex, Kleenex (KIMBERLY KLARK)
..::IGIENE DELLA CASA
· Ammorbidenti: Lenor (PROCTER & GAMBLE), Atlas, Coccolino, Vernel, Candeggina Ace, Può
· Carta assorbente: Asciugatutto (PROCTER & GAMBLE), Scottex, Kleenex (KIMBERLY KLARK)
· Cera per scarpe: Guttalin Siltex, Pratico Kiwi
· Deodoranti ambiente: Aer Sana, Ambi PurDeters
· Bucato a mano: Ariel, Dara, Tide(PROCTER & GAMBLE), Bio Presto, Perlana, Surf
· Detersivi lavastoviglie: Dash (PROCTER & GAMBLE), Svelto
· Detersivi lavatrice: All, Atlas, Bio Presto, Dato 60°, Dixan, Le Chat, Micolor, Surf
· Detersivi piatti a mano: Nelsen (PROCTER & GAMBLE) Atlas, Dixan, Svelto
· Detersivi superfici dure: Baleno, Mastro Lindo, Mister Verde,
Spic e Span, Tuono Viakal (PROCTER & GAMBLE), Baysan, Cif
Ammoniacal, Lysoform, Vim
· Guanti e spugnette: Mapa, Pirelli, Spontex(TOTAL), Scotch-Brite Logex
· Insetticidi: Autan, Baygon
· Lucidanti: Dolce Casa, Guttalin
· Pellicole e alluminio: Domopak
· Sbiancanti e smacchianti: Ace Gentile, Può(PROCTER & GAMBLE)
..::SUPERMERCATI
Sidis, SMA, Città Mercato, Pantamarket, Rinascente, Scudo, Sigros, Sosty, Upim...
ATTENZIONE!!
di seguito riportiamo una lista di prodotti israeliani presenti nei
supermercati del nostro paese, allo scopo di raccogliere i numerosi
appelli a boicottarli lanciati da gruppi e associazioni di StatiUniti,
Israele , GranBretagna e Italia contro la politica di annientamento del
popolo Palestinese ad opera dello stato criminale e fascista di Israele:
· Agrumi JAFFA: i pompelmi sono uno dei prodotti israeliani più diffusi in Italia
· Agrumi e frutta CARMEL: pompelmi, pomelo, avogado
· ARACHIDI GIGANTI DI ISRAELE MISTER NUT e LIFE
· Prodotti surgelati ZIO ELIO e KIBBUTZ EILON: nuvolette, verdurette, svizzere, wurstel, cotolette
Tra i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani vi segnaliamo:
· AHAVA (Dead Sea Laboratories): prodotti cosmetici e
dermatologici; distributore italiano: P.M. Chemicals S.R.L./Milano; i
sali da bagno (Cristalli di Sali da Bagno del Mar Morto). I prodotti
AHAVA sono talvolta venduti nelle erboristerie e nelle farmacie.
· BARKAN WINE CELLARS Ltd: vini venduti con l'etichetta Reserved, Barkan e Village
· PRETZELS della BEIKEL & BEIKEL BAKERY
· Golan Heights Winery (vini venduti con l'etichetta Yarden, Gamla e Golan); GAJA DISTRIBUZIONE, Barbaresco (CN)
· HALVA: dolci di sesamo in barra da 100 grammi
· KOSHER di ACHVA
· JORDAN PLAINS DATES: le principali varietà di datteri
che crescono nella valle del Giordano degli insediamenti israeliani
sono MEDJOUL e DEGLET NOUR, esportato da Israele da Agroexco.
Solitamente si trova nei negozi di frutta o sulle bancarelle di frutta
e verdura dei mercati.
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