ferma gli sbirri!




Cosa vogliamo? Tutto... ma innanzitutto SPAZIO! Spazio per vivere, comunicare e pensare. Spazio per giocare, studiare e costruire. Spazio per respirare, ballare e opporci. Spazio per parlare, sognare e muoverci. Spazio per informare, imparare e socializzare. Spazio per condividere, lottare e creare. Spazio per riappropriarci delle nostre vite. Dalla provincia vesuviana (Portici, S. Giorgio a Cremano, Ercolano, Torre del Greco) per aggregare gruppi, collettivi e singoli individui attorno ad un progetto di riconquista degli spazi.















torna al sito
del collettivo


numero 0
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4



piantala ovunque!


sito ospitato da:
aut / inv






Lotta & Boicotta - Coca Cola

Per contribuire alle campagne di boicottaggio dei marchi criminali delle multinazionali dietro cui si nasconde il vero volto della globalizzazione neo-liberista, il collettivo Logomotiva ha preparato un opuscolo che vuole proporsi come un libro bianco di denuncia dei soprusi che le multi compiono e come una piccola guida per una scelta dei consumi operata in maniera coscienziosa.

L’opuscolo uscirà in questi giorni (sia in formato cartaceo che sul nostro sito web); ne proponiamo qui di seguito un estratto che riguarda i crimini di cui la Coca Cola Enterprises è colpevole.


CocaCola: multinazionale USA nata nel 1891. Ottavo gruppo alimentare del mondo, ha filiali in più di trenta paesi.

Fattura circa 31 miliardi di Euro e - insieme a Cola Cola Enterprises - impiega 29500 persone.

Solo negli ultimi  anni la Coca Cola é finita sotto accusa per violazioni dei diritti sindacali: nel 1999 a Manila ha licenziato i tronco 600 persone, in Guatemala non rispetta i diritti sindacali e in India fa uso di lavoro minorile. Di fatto le imprese transnazionali come la Coca Cola , impediscono ,ad esempio in Colombia, il libero esercizio sindacale : all’interno delle fabbriche gli operai vivono in un clima di repressione, controllati a vista da videocamere e personale armato. La CocaCola è coinvolta insieme a Plan Colombia (il cui obiettivo è -a sua stessa detta- l'eliminazione dei movimenti per il cambiamento sociale nel nostro paese al fine di creare un ambiente molto più favorevole per lo sfruttamento delle nostre risorse naturali e della nostra manodopera) in assassini, sequestri e sparizioni eseguiti dagli squadroni della morte a danno dei lavoratori delle società d’imbottigliamento; è sufficiente, infatti, partecipare a una riunione sindacale per ricevere la notifica di licenziamento e, se il lavoratore la impugna, é costretto a fare i conti direttamente con le minacce dei capi della sicurezza, pagati dall’impresa dove negli ultimi 15 anni sono stati assassinati oltre 3.800 tra dirigenti e iscritti della CUT, la Centrale Unitaria dei Lavoratori della Colombia. La CocaCola è implicata in fatti relativi a gravi discriminazioni razziali e sfruttamento dei minori come testimoniano le foto  che ritraggono  alcune bambine di 11 anni che incollano e cuciono  palloni ( che  ricorderemo hanno fatto il giro del mondo alla vigilia del campionato mondiale Francia ’98, grazie agli attivisti di ‘Transfair’) Quello dei palloni cuciti a mano è un business con margini alti quasi quanto quelli del commercio di stupefacenti, se consideriamo che ogni  pallone  viene messo in vendita in Europa almeno per più di 25,82€  (50mila lire) mentre in Pakistan ,ad esempio, viene retribuito poche centinaia di lire. CocaCola, ancora, elimina illegalmente la concorrenza: per sbarazzarsi di eventuali competitori – come ,ad esempio, nel caso della ‘Cooperativa Pacual’, produttrice della popolare bevanda messicana ‘Boing’ – la Coca Cola regala ai rivenditori casse di prodotti, frigoriferi e assicura la formazione in contabilitá e gestione impresariale a coloro che si impegnano a vendere esclusivamente le bevande della compagnia di Atlanta. Come se non bastasse CocaCola minaccia la nostra salute e devasta l’ambiente: in Belize contribuisce alla distruzione delle foreste tropicali; collabora per la vendita di Nestea e Nescafè con Nestlè, la quale non rispetta il codice OMS e UNICEF per il latte in polvere.

Alcuni anni fa uno studio del Codacons ha dimostrato che molti prodotti "dietetici", come le bevande Coca Cola Light, contengono aspartame. Questa sostanza, se assunta in grandi quantità può causare danni al cervello, particolarmente gravi nei bambini, ancor più gravi gli effetti sui feti.

 

PROVARE PER CREDERE:  il sindacato colombiano SINALTRAINAL insieme a United Steel Workers of America e all'International Labor Rights Fund, hanno intentato causa in Florida contro Coca Cola Inc., Panamerican Beverages (la maggiore azienda di imbottigliamento di bibite dell'America Latina, con alle spalle 60 anni di collaborazione con Coca Cola) e Bebidas y Alimentos (posseduta da Richard Kirby di Key Biscayne, Florida, che gestisce lo stabilimento di Carepa).

Le tre compagnie sono accusate di complicità nell'assassinio di leader sindacali colombiani.






webmastered by pOg(at)paranoici.org





^^^
top





copyleft coll___Logomotiva GNU/Linux
questo sito e' stato
realizzato solo
con l'utilizzo di
software libero










tutto il materiale presente sul sito e' liberamente riproducibile per fini non commerciali e citando la fonte