Barcellona,
ore 16:30 15 marzo
manganellate catalane!
Ci
siamo!
Prima di farvi la cronaca di quello che e' successo finora,
vi diciamo subito che siamo in un internet point "nasconti",
per scampare alle violente cariche che sono iniziate un'ora
e mezza fa alla rambla, nel centro di Barcellona, al concentramento
autonomo/anarchico. La polizia in questo momento sta cercando
i/le compagn* ha piazzato 9 camionette davanti al centro
di convergenza.
Dunque
vi scriviamo in una situazione molto critica e non molto
chiara ancora.
Iniziamo
con calma:
il primo appuntamento di oggi era alle 9:30 davanti la Sagrada
Famiglia, per il Caça-lobbies, l'Acchiappa-lobbies.
Appena arrivati i poki compagni presenti erano circondati
da giornalisti e guardie che, arrogantemente, hanno fermato
e perquisito presenti a caso (fotografi compresi). Alle
10:30 la piazza finalmente si riempie con quasi mille persone
e si decide di partire per un corteo.
L'atmosfera, nonostante le guardie, e' serena, teatrale
e colorata. Si decide di fare un percorso simbolico che
passi davanti alle maggiori multi spagnole e non, e creare
performance comunicative davanti alle sedi delle compagnie.
Il
corteo a ritmo di musica, con strumenti arrangiati e autocostruiti,
si muove per uscire dal parco dove si era dato l'appuntamento.
Un passo oltre il marciapiede e la polizia, senza preavviso
e motivo, carica a brucipelo.
Un ragazzo rimane ferito, la piazza, sbigottita, arretra.
Restiamo
un po' senza parole per la risposta cinica e inaspettata
delle guardie. Partono gli slogan e si ritenta, pacatamente,
di avanzare, cercando di far ragionare le forze dell'ordine.
Testardamente ricaricano, in maniera breve ma accanita.
Un altro ragazzo viene ferito alla testa e l'aria si surriscalda
nel parapiglia. Solo la responsabilita' degli organizzatori
di piazza riporta tutto nelle righe. I manifestanti, ancora
una volta, non rispondono alla provocazione, si siedono
a terra, mentre altri fanno cordone di fronte alle guardie.
Capiscono,
finalmente, che il corteo ha intenzioni piu' che PACIFICHE.
E allora puo' partire, anche se la rabbia ci bolle dentro,
la demo/performance.
Il
corteo, rumorosissimo, strada facendo aumenta e ingrossa
le sue file. Si sfila di fronte al BlockBuster, agli uffici
dell'Afga, a "la Caixa", alla Telefonica, alla
Agua de Barcelona, alla Fecsa (energia elettrica e nucleare
catalana) e infine alla Repsol (proprietaria della Total).
Di
fronte a ogni sede vengono recitate alcune delle "malefatte"
di queste compagnie, si invitano i dipendenti a scendere
in piazza, si informa la gente sulla strategia antiambientalista
e sanguinaria che persegue ogni corporazione.
Queste
compagnie ai vertici UE hanno un esercito di quasi 10.000
(cosi' si stima) uomini che fanno parte dei "gruppi
di pressione", ovvero le lobbies che di fatto determinano,
con il loro peso economico, le scelte delle politiche europee.
Le scelte dei capi di stato, gia' penose di per se, sono
quindi sempre in linea con le direttive di questi gruppi,
cioe' con le scelte di mercato delle multi.
Dopo
un po' ci spostiamo all'appuntamento del collettivo MaRC-Attack,
al Canaletes, nel cuore di Barcellona.
Ci
sono quasi mille compagn* e a dispetto dalle voci di corridoio
nessuno pare "armato" (stando al clima creato
dai media ufficiali). L'appuntamento e' alle 13, ma ci si
muove alle 14 verso il Liceu, un teatro lungo la stessa
via.
La
polizia e' tanta, nervosa e in assetto antisommossa. Chiedono
documenti a tutti, uno per uno, piazzandosi su tutti e quattro
i lati della via. La tensione sale alle stelle, nessun@
vuole accettare queste provocazioni, e, inevitabilmente,
le guardie, che qui come altrove hanno il manganello facile,
caricano su tutti i lati.
Fortunatamente anche gli sbirri sono un po' presi alla sprovvista,
ignorando le mosse di un fronte con l'altro. Questo permette
di reggere tranquillamente la prima carica e arretrare un
poco.
Subito pero' parte una seconda e piu' violenta carica che
infrange il corteo nell'affollatissima Rambla (piena di
bancarelle e chioschi). Le guardie si infiltrano pure ai
lati e spezzano la folla. Vediamo degli sbirrri farsi largo
nella folla a manganellate, prendere un compagno caduto
a terra e trascinarlo via. Inutile la pioggia di bottiglie
che vola su di loro.
Vengono
fatte piccole barricate ma si decide di allontarsi da quella
via trafficata e piena di passanti, e si punta verso il
MACBA e l'universita'.
Ma
qui i gruppi vengono via via frammentati e spezzati da continui
inseguimenti nelle viuzze. Nonostante tutto focolai di resistenza
si diffondono con barricate, alberghi di lusso con vetri
infranti e insegne delle multi di stamane che cadono giu'.
Dopo
di che ci siamo rifugiati qui dentro, quindi altro non sappiamo
tranne che le guardie sono di fronte all'universita' dove
si sta tenendo un'assemblea dei gruppi.
Vi
terremo aggiornati in un modo o nell'altro ;-)
ciaoz!
Barcelona Crew - Mw4k
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