SINTETIZZATORI E CAMPIONATORI
Data Rilascio: 27 Ottobre, 2006
LA DIFFERENZA TRA SINTETIZZATORI E CAMPIONATORI
©2006
- Rilasciato da "exe"
Sia i sintetizzatori che i campionatori sono generatori di suono. In genere, entrambi
possono riprodurre i suoni a diverse "altezze", o pitch, e renderli utilizzabili dall'uomo
per suonare qualsiasi pezzo musicale (canzone, arrangiamento, traccia, ecc...). La
differenza tra i due dispositivi è il modo in cui ognuno di essi genera suono, o rumore.
Un sintetizzatore si avvale di un oscillatore per produrre suono. Un oscillatore è un
circuito elettronico che crea una frequenza.
(Si dice che in media l'essere umano sia in grado di percepire le frequenze che vanno
da 20 a 20000 hertz).
Un dispositivo di controllo che si può usare per dialogare con un oscillatore è la
tastiera, in cui ad ogni tasto corrisponde una particolare altezza di una nota.
Nei sintetizzatori moderni più oscillatori sono combinati insieme, per cui è possibile
generare gli accordi, un gruppo di note suonate simultaneamente.
Inoltre, alcuni oscillatori possono essere istruiti per modificare il comportamento di
altri oscillatori....
Un oscillatore può suonare una frequenza standard, come la nota del do centrale di un
pianoforte (4.40 KHz), usando una delle tante forme d'onda possibili; le più comuni
sono l'onda sinusoidale (sine wave), la quadrata (square wave), la triangolare
(triangular wave) e l'onda a dente di sega (sawtooth wave); ognuna di esse si adatta
in modo diverso al nostro sistema di percezione acustica. Ognuna ha una propria
struttura delle armoniche.
I sintetizzatori sono ottimi nel creare suoni artificiali, che non possono essere prodotti
da nessuno strumento, nel senso tradizionale del termine, esistente; perché è
relativamente facile manipolare elettronicamente gli oscillatori in modo da produrre
effetti non duplicabili con gli strumenti tradizionali.
D'altra parte, con i sintetizzatori si può agevolmente imitare il suono di uno strumento
reale. Ma, in genere, ogni singolo oscillatore genera semplici e ripetitive forme d'onda,
che non veicolano tutta quella complessità di uno strumento reale, con le sue
armonie, melodie, sovrapposizioni, ecc....
I campionatori, per generare suono, utilizzano convertitori digitale – analogico (D/A
Converters).
Questi dispositivi convertono i valori digitali (successioni di 0 e 1), corrispondenti ad
una qualsiasi forma d'onda, in segnali analogici: questi vengono inviati agli output
sotto forma di impulsi elettrici e, attraverso le casse acustiche, danno luogo ad una
successione di compressioni e rarefazioni delle molecole dell'aria: queste raggiungono
il nostro apparato percettivo, in modo che possiamo sentire il suono dell'onda (ed
eventualmente lo spostamento d'aria)..
Campioni e convertitori corrispondono agli oscillatori dei sintetizzatori.
Da dove provengono questi segnali digitali? Possono essere calcolati, quindi prodotti
dal campionatore stesso, oppure possiamo immetterli nella macchina da una sorgente
esterna (microfono o cavi audio). In quest'ultimo caso utilizzeremmo un convertitore
analogico – digitale, che traduce nel linguaggio della macchina l'onda sonora,
analogica, che noi introduciamo.
I campionatori sono tutti dotati di convertitori sia D/A che A/D.