DICIAMO NO ALLA GUERRA DEL PETROLIO!
Nonostante il continuo tentativo da parte dei media di far apparire lontano,
apparentemente incruento lo scenario di questo conflitto, fasce sempre piu'
ampie della societa' civile acquistano finalmente consapevolezza della profonda
ingiustizia di questa guerra, avvertendo la necessita' di mostrare la propria
obiezione morale e politica ad essa.
Questa non puo' essere considerata una guerra di liberaizione, tanto meno
un'azione preventiva contro il terrorismo internazionale!
A questa guerra si accompagnera' un enorme numero di vittime civili, la distruzione
di un paese, unita alla sofferenza di un popolo gia' provato dal decennale
embargo e da una soffocante dittatura.
Saddam Hussein e' usato come spauracchio per nascondere la volonta' di rilanciare
gli interessi economici statunitensi tramite gli investimenti bellici, lo
sfruttamento delle risorse petrolifere e gli appalti per la ricostruzione.
Affermiamo con forza l'illeggitimita' di questa guerra portata avanti senza
l'avallo dell'ONU e ignorando le regole fondamentali del diritto internazionale.
Non possiamo tollerare di esportare un surrogato di democrazia a suon di bombe
come gia' accaduto in Afghanistano, ne' un occupazione militare statunitense
del territorio iracheno.