2008.05.30
Difendere l'assenza di regolazione morale, sociale e politica del Terzo paesaggio.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio (Sullo statuto)
Tasks
- B _ Solar powered lawnmower : HowTo#9 (ProgettoLugo)
- B _ "Edible Estates: Attack on the Front Lawn", published by Metropolis Books, 2008 : 2008.05.30#2 (ErBiblio)
- B _ Longtail Bikes: A Review and Buying Guide : 2008.05.30#5 (PianetaCiclico)
- B _ Tempe: New Vegetarian Food With Several Health Benefits : 2008.05.30#1 (RiCette)
Schedule
Diary
Friday, May 30, 2008
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compleanno di cristina
Notes
Longtail Bikes: A Review and Buying Guide
Longtail bikes! They are becoming quite popular as people become more interested in carrying things on bikes for commuting, touring or running errands. Some bike pundits are predicting that longtails may become a standard bike style in the near future...
(continua)
Sicurezza alimentare: dal basso e a sinistra
La crisi alimentare in corso è una delle più grandi sfide che i poveri del mondo stanno affrontando, dato che mette alla prova tanto i loro movimenti sociali e politici quanto le loro forme di sopravvivenza. Come è stato già scritto nelle ultime settimane, la feroce speculazione con le commodities è una prova palpabile della decadenza del capitalismo che può sopravvivere solo se si basa sulla «accumulazione per privazione». Se il neoliberalismo è la guerra per appropriarsi delle risorse naturali o beni comuni, l'attuale speculazione sugli alimenti può essere intesa come una guerra contro la vita [dei poveri], come una guerra biopolitica per il dominio dei corpi.
Nonostante le analisi più serie fino ad adesso assicurino che la causa di tutto sia l'aumento dei prezzi degli alimenti, ancora non propongono soluzioni. Queste non arriveranno dall'alto. Un recente articolo di Aníbal Quijano [«Decolonizzazione del potere: l'orizzonte alternativo»] afferma che «il capitalismo coloniale/moderno non genera né genererà più occupazione, a meno che non sia «precaria» e «flessibile», né più servizi pubblici, né più libertà civili». Pertanto le alternative non verranno né dagli Stati né dalle istituzioni e organizzazioni internazionali, le cui azioni, spesso spettacolari e mediatiche, riescono solo a mettere toppe a situazioni puntuali però non trovano mai soluzioni di fondo.
Per questo innanzi tutto sarebbe necessario smettere di considerare gli alimenti come commodities, cioè valori di scambio al servizio dell'accumulazione del capitale. Non esistono però istituzioni capaci di farlo, poiché urterebbero necessariamente con le multinazionali ed i governi che le appoggiano, tra cui i cosiddetti «progressisti»del Cono Sud del Sudamerica. La sicurezza alimentare che richiedono i popoli appare in alcune pratiche de los de abajo, come i Sem-Tierra del Brasile e il neozapatismo del Chiapas, in linea con la esperienza di milioni di contadini e indigeni che continuano a coltivare i propri pezzi di terra, diversi ed eterogenei. Per farlo, resistono all'avanzamento delle monoculture e del militarismo, due facce di uno stesso processo.
Nelle grandi città, dove vive la maggior parte della popolazione del nostro continente, avanzano alternative alla crisi degli alimenti. Nelle periferie di molte città latinoamericane abbondano gli orti comunitari e le coltivazioni di alimenti, familiari o collettivi, che rappresentano la strada che milioni di poveri urbani continueranno a seguire, nella misura in cui si aggraverà quella che una donna di Città Bolivar, sobborgo di Bogotá, definisce come «guerra mondiale per il cibo».
In uno dei quartieri di questa gigantesca periferia urbana, chiamato Potosí, circondato da colline dove i paramilitari dettano legge, circa 15mila abitanti inventano forme di agricoltura urbana. In soli cinque anni hanno messo in piedi decine di orti nella scuola-comunità Cerros del Sur, epicentro del movimento, nei terreni incolti del quartiere, nelle proprie abitazioni e nelle proprie terrazze. Il più grande si trova nel giardino dell'infanzia, dove i vicini si alternano nella minga [lavoro comunitario rotativo] per produrre alimenti organici che si rovesciano nel ristorante comunitario, dove 400 bambini schivano la denutrizione.
Le coltivazioni fanno parte di un progetto di biosicurezza alimentare che include anche un mercato, inaugurato poco tempo fa, dove i contadini accorrono a vendere direttamente ai vicini, senza passare per gli intermediari. Il mercato quindicinale è la forma visibile dell'alleanza rurale-urbana, tra i piccoli contadini e produttori e consumatori urbani, però è anche uno spazio dove i poveri si mettono in relazione tra loro, sistemano pentole comunitarie, ballano e cantano. Un'immagine di mercato simile a quella che ci descrisse Fernand Braudel: lo spazio della vita economica, trasparente, di competenza controllata, il terreno della gente comune e dunque dei benefici esigui. Questo tipo di mercato è stato letteralmente schiacciato dal capitalismo, dove i monopoli sostituiscono la comunicazione orizzontale con il controllo verticale.
Uno dei maggiori successi degli orti di Potosí sono le coltivazioni di quinoa, cereale andino altamente nutritivo e complementare alla dieta popolare. I vicini si autoriforniscono di quinoa e hanno creato la Corporación Comunitaria Delicias del Sur, che raccoglie, inscatola e commercializza il prodotto. Il mercato, situato nella piazza del quartiere, è teatro di scambi di sementi e di «giri popolari di affari» nei quali si stabiliscono accordi tra i produttori e consumatori popolari, tra i quali le trattorie comunitarie di Ciudad Bolívar. Uno degli accordi è potenziare il baratto, facendo sì che ogni produttore destini il 5 per cento della sua produzione allo scambio senza moneta, perché tutti possano avere accesso ad altri alimenti e prodotti.
La sicurezza alimentare fa parte di un processo di costruzione di un potere dal basso. Non è solo una questione tecnica o di diffusione di saperi, come pretendono le ONG. Per questo motivo a Potosí hanno creato un consiglio comunale elettivo e contano su decine di coordinatrici di isolati che vegliano per il consolidamento della comunità. Sono spazi dove si prendono le decisioni del quotidiano e quelle che interessano la comunità sul lungo periodo. Questa costruzione di potere ha permesso loro di potenziare la produzione di valori d'uso, prima confinati allo spazio domestico, fino a convertirsi in uno delle modalità egemoniche di produzione nel quartiere.
Si può replicare che si tratta di esperienze locali che difficilmente possono risolvere problematiche tanto gravi e ampie come la crisi alimentare. Tuttavia, conviene non dimenticare che le grandi trasformazioni, come disse il Subcomandante Marcos durante il Colloquio Aubry lo scorso dicembre, «non cominciano né in alto né con fatti monumentali ed epici, bensì con movimenti piccoli nella loro forma e che appaiono come irrilevanti per il politico e l'analista che stanno in alto».
Terra preta, contadini contro la Fao a Roma
Centinaia di contadini, pescatori, pastori, attivisti dei gruppi ambientalisti e di altre organizzazioni della società civile si radunano a Roma dall'1 al 4 giugno per un'iniziativa parallela alla conferenza su «La sicurezza alimentare: le sfide dei cambiamenti climatici e la bioenergia» organizzata dalla Fao, per chiedere ai governi e alla Fao stessa di assumersi le loro responsabilità rispetto all'attuale crisi alimentare. Le organizzazioni che si radunano a Roma sono impegnate nella difesa del diritto dei popoli di produrre il cibo e di consumarlo in modo sostenibile. Rifiutano dunque l'agricoltura industriale e l'ingegneria genetica e difendono la sovranità alimentare e l'agricoltura e la produzione di cibo dell'azienda familiare come la soluzione all'attuale crisi ambientale, sociale e economica. Il forum si svolgerà presso la Città dell'Altra Economia [ex mattatoio, in largo Dino Frisullo], a Roma...
FULL FRONTAL GARDENING
{excerpt from "Edible Estates: Attack on the Front Lawn", published by Metropolis Books, 2008}
Edible Estates is an attack on the front lawn and everything it has come to represent!
Edible Estates is an ongoing series of projects to replace the front lawn with edible garden landscapes responsive to culture, climate, context and people!
Edible Estates reconciles issues of global food production and urbanized land use with the modest gesture of a small domestic garden!
Edible Estates is a provocation, a call to arms and a radical intervention on the banal, repressive streets of zombie lawn-lined monotony!
Edible Estates is nothing new, growing our own food is the first thing we did when we stopped being nomadic and started being "civilized"! Edible Estates is a practical food producing initiative, a place-responsive landscape design proposal, a scientific horticultural experiment, a conceptual land-art project, a defiant political statement, a community out-reach program and an act of radical gardening!
The Edible Estates project proposes the replacement of the domestic front lawn with a highly productive edible landscape. Food grown in our front yards will connect us to the seasons, the organic cycles of the earth, and our neighbors. The banal lifeless space of uniform grass in front of the house will be replaced with the chaotic abundance of biodiversity. In becoming gardeners we will reconsider our connection to the land, what we take from it, and what we put in it. Each yard will be a unique expression of its location and of the inhabitant and his or her desires.
The Edible Estates project is part of the Gardenlab program, established by Fritz Haeg in 2001. With the garden as a metaphor and actual laboratory, it supports ecology based initiatives in art and design. Past projects have included the creation of a community garden and memorial lawn on the Pasadena campus of Art Center College of Design. In fall 2004 'the gardenLAb experiment', a vast convention / fair / exhibition / happening about the ecology of Los Angeles brought together the work of Los Angeles based artists, designers, scientists, filmmakers and activists. It was staged in the Art Center College of Design exhibition hall, 'The Wind Tunnel'. In summer 2005 the Edible Estates initiative to replace American front lawns with edible landscapes was initiated in the geographic center of the country, Salina, Kansas. This first of nine planned regional prototypes was sponsored by the Salina Art Center. The next edition will be established in Los Angeles in spring 2006 and followed by an exhibition in the fall. In winter 2006 Gardenlab established a permanent student run community garden on the campus of CalArts in Valencia, California. The Gardenlab program was initially funded by an Art Center faculty enrichment grant, and has since received significant support from various sources including the Durfee Foundation, Armstrong Garden Centers, Ford Motor Company, the City of Pasadena, the LEF Foundation and the Wallis Foundation.
New Vegetarian Food With Several Health Benefits
[ScienceDaily: Latest Science News]
A new vegetarian food that boosts the uptake of iron and offers a good set of proteins. The food, called tempe, is moreover a whole-grain product with high folate content. It is generally accepted in medicine that whole-grains reduce the risk of cardiovascular diseases, and it is also believed that it protects against age-related diabetes and certain forms of cancer. The B vitamin folate is the natural form of folic acid and, among other things, is necessary for normal fetal development...
http://feeds.sciencedaily.com/~r/sciencedaily/~3/300935668/080528095627.htm