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"Manifesto del Terzo paesaggio"
di
- Istruire lo spirito del non fare così come si istruisce lo spirito del fare.
- Elevare l'indecisione fino a conferirle dignità politica. Porla in equilibrio col potere.
- Immaginare il progetto come uno spazio che comprende riserve, domande da porre.
- Considerare la non organizzazione come un principio vitale grazie al quale ogni organizzazione si lascia attraversare dai lampi della vita.
- Avvicinarsi alla diversità con stupore.
- ...
- Facilitare il riconoscimento del Terzo paesaggio alla scala abituale dello sguardo. Imparare a nominare gli esseri.
Tasks
- B _ DerivaPsicoVegetale nella mia MilanoAgricola, narrazioni fotografiche di brandelli di città che sono temporaneamente rimasti immuni dall'intervento umano e quindi si sono evoluti spontaneamente come TerzoPaesaggio
- B X presentazione del libro Il giardiniere planetario, di Gilles Clément [criticalgarden] - Mercoledì 12 novembre 2008 alle ore 18.30, presso il Vivaio delle Sorelle Riva - via Arena di fronte al numero 7, Milano (Sarà presente Gilles Clément) (2008.11.12)
Notes
Darsena Pioniera
ieri sono passato dalla darsena
era una giornata molto bella, il sole, l'aria tersa, la luce intensa, i colori brillanti
in questa atmosfera osservavo la maestosa e indifferente bellezza delle piante che esuberantemente stanno affacciandosi nella dimensione urbana umanamente alienante da questa specie di "buco nero" che è diventato questo misterioso luogo...
(continua)
... decido così di rendere DarsenaPioniera una SchiZo e aprirne una pagina specifica dalla quale far derivare eventuali nuovi "processi"
C'è un TerzoPaesaggio
Gilles Clément, paesaggista filosofo, lancia il suo messaggio rivoluzionario: il "terzo mondo" bio.
Amo gli spazi incolti, non vi si trova nulla che abbia a che vedere con la morte. Una passeggiata nell'incolto è aperta a tutti gli interrogativi, quello che vi succede supera le speculazioni più avventurose.
Il TerzoPaesaggio. Cos'è in concreto?
Sono i palazzi decaduti, i terreni dove si deve ancora costruire, i ritagli di terra tra i marciapiedi, le aree urbane in stato di abbandono... Tutto ciò che in una città non è oggetto di progettazione e che diventa un rifugio di biodiversità. Un posto dove arrivano erbe e insetti e la vita si può espandere...
Il Giardino in Movimento.
Torniamo ai giardini - quelli di erba e insetti - dov'è maturato il Clément-pensiero. Lei ha rivoluzionato il mondo del verde con la teoria del "giardino in movimento". Cos'è?
Al contrario del Terzo Paesaggio, dove non c'è nessun tipo di intervento umano, nel Giardino in Movimento si agisce, ma poco e solo nel rispetto della dinamica delle varie specie e dei loro spostamenti. Ci sono delle erbe spontanee che muoiono dopo aver sparso i semi e riappaiono da altre parti a primavera, magari in una strada o in un prato dove di solito si cammina... Il Giardino in Movimento nasce dall'osservazione di queste specie vagabonde, che viaggiano di stagione in stagione, di generazione in generazione direi. Io di solito non le elimino, anche se crescono su un luogo di passaggio, preferisco rispettare il loro migrare e aspettare che completino il ciclo vitale. Si tratta di una scelta di gestione ecologica, dove il giardiniere lavora il più possibile "con" e non "contro" la vita...
(continua)
Darsena
Anche per quest'anno, vista la stupenda invasione vegetale, non potevo esimermi dal documentare questo meraviglioso scorcio di TerzoPaesaggio proprio nel cuore di Milano.
Trovandomici immerso ho stranamente provato un'intensa sensazione di selvatico in quella che comunemente non è altro che un'immagine quasi bidimensionale d'incuria che in un secondo sguardo si trasforma in miracolosa opportunità di proliferazione vitale... anche di zanzare :)
Scaldasole
Mi sono finalmente deciso a porre l'attenzione al fazzoletto abbandonato in via Scaldasole... completamente lasciato alla entusiasmante invasione di piante colonizzanti... ho colto l'occasione di fotografare anche i capperi che adornano le mura del castello sforzesco
Navigli in fiore
Era da un pò di tempo che avevo notato nell'area dell'ex-sieroterapico una simpatica invasione di piante tutte quante a fusto lungo che hanno colonizzato un grande scavo che da su v.le cassala
cosi sono andato a fotografarle per piazzarle in un racconto. ho preso il mio mezzo a trazione umana e me ne son partito. lungo il naviglio pavese ho iniziato a porre l'attenzione alla vegetazione.
poi ho deciso di andare a visitare un ameno luogo che immancabilmente non ho raggiunto e mi sono spostato sul naviglio grande. e cosi, pianta dopo pianta ne è saltata fuori una DerivaPsicoVegetale che m'ha fatto ricostruire un'area di TerzoPaesaggio tutta distribuita sul naviglio che in questo momento non è ancora stato sfalciato e fa bella mostra della sua complessità vegetale.
Sentiero dei Giganti
Sulle tracce del Sentiero dei Giganti [2007.05.31]
gl'imprevisti mercanti m'han deviato sull'antico chiostro delle beate vergini.
ripreso il programmato tragitto mi son imbattuto nell'impianto pubblicitario in funzione del restauro delle mura spagnole; la cosa buffa è che ciò ch'è stato mascherato per attenuare l'impatto visivo sono i... sostegni! come che questa attenuazione facesse calare lo stridore! qui c'è puzza di merda e smog, un cocktail micidiale.
un bello scorcio con un grande nespolo pieno di frutti.
un nonno in c.so lodi nello spartitraffico assolato con il nipotino grandicello a la loro graziella appoggiata al bidone dell'immondizia... tristezza.
un tipico intellettuale anziano seduto sulla panchina a leggere il giornale all'ombra, con un sacchetto di ciliegie a fianco, sembra quasi li a ricordare, in un'immagine disillusa, le grandi aspirazioni socioculturali della metropoli in pieno boom '50.
un altro mercato... ed ormai imboccavo per l'ennesima volta la via emilia... mi prendo un altro caffè al bar.
il Buisness Palace Hotel, uno spazio industriale che rimanda a dure lotte sindacali contro padronati vari tra gru, container, capannoni industriali e, in lontananza, lungo la via, una bandiera di forza italia, ristrutturato o, forse, sarebbe meglio dire "riformato" oltremodernamente con la sua comica e velata mimica della torre velasca.
un angolo di paradiso al 21 di via Vincenzo Toffetti inglobato dalla dogana, circondato da tir, a due passi dalla stazione di rogoredo. nessuna foto perchè il suo richiamo è puramente mentale.
sottopasso, uno spettrale brandello di bici...
compensato in superficie da una simpatica ciclopersonalizzazione
uno sfondo urbano agghiacciante toccato da via... George Orwell.
sfalciano tutti i più impensabili fazzoletti di verde, però qualche scorcio di TerzoPaesaggio nella sua esuberanza dimessa è inevitabile.
la stazione delle biciclette di san donato è accerchiata dal verde.
alla fine non sono arrivato a fare tutto il percorso che m'ero prefisso, troppi tentennamenti poetici m'han distolto dal raggiungimento anche se, a dire il vero, mi sono bloccato di fronte ad un impedimento urbano. la deviazione sulla roggia (inizio di via carpianello) è un incubo! una stretta strada a due corsie supertrafficata, immancabilmente anche da tir... dovrò cercare un nuovo proseguimento partendo da questo suggerimento dopo aver svoltato per via risorgimento ed aver attraversato il centro di san giuliano.
mi son così abbandonato ad assaggiare i piselli del campo della prima cascina (cascina Monticello) che m'ero immaginato di toccare.
un bel fiore incontrato sulla via del ritorno.
Quartiere Barona
Gran finale per "Percorsi e Segreti"
La terza edizione di "Percorsi e Segreti" si prepara a vivere l'ultimo week-end di eventi speciali nelle tante aree verdi del Parco Sud: oasi aperte, degustazioni, mostre e mercatini, biciclettate e molto altro ancora per promuovere la conoscenza e far vivere al pubblico luoghi sconosciuti ai più, in quanto nascosti tra i vasti campi agricoli e l'ambiente urbano del Sud Milano...
Tra gli appuntamenti c'è, Domenica 27 Maggio, l'inaugurazione del Punto Parco Cascina Battivacco sita in via Barona 111 - Milano.
Così, in un momento libero, mi son preso la briga di esplorare questa zona di MilanoAgricola col pretesto di andare a visitare questo nuovo punto parco. Durante l'attraversamento ho scattato un pò di photo ad alcuni frammenti di TerzoPaesaggio.
La cosa che più m'ha sorpreso è la strabiliante quantità di orti urbani abusivi; sembra quasi che ogni piccola parte di territorio potenzialmente sfruttabile sia stata occupata dagli abitanti di questo classico quartiere periferico di espansione speculativa urbana. Come che la gente, di fronte all'alienazione totale, risponda quasi istintivamente con un salutare e profondamente umano ritorno alla terra. Ma non solo, questi orti urbani abusivi sono anche quella parte indefinita di territorio che rappresenta la trasformazione bidirezionale città campagna che evidentemente è sempre stata resa viva dagli abitanti, ben prima che i vari piani delle amministrazioni comunali mettessero in programma interventi di tutela del paesaggio agricolo.
Cavalcavia Bussa
[2007.04.23#1]... quel fazzoletto di terra che c'e' subito dopo il cavalcavia bussa (si, proprio quello li con quei fantastici esempi di bizzarria progettuale della ciclabilita') andando verso via borsieri, quello spazio in pendenza che rimane sulla destra in questo momento e' splendido, sono in fiore anche un discreto numero di papaveri (dei quali ho raccolto un po' di semi da piantare sul mio terrazzo il prossimo anno). Se ci si pone l'attenzione si nota che la varieta' e qualita' di specie addirittura alimurgiche e' stupefacente...
Darsena
[2007.04.24] Oggi ho iniziato la pagina TerzoPaesaggio alla quale aspiro già da un pò di tempo; colgo l'occasione solo ora dopo aver dato inizio alla DerivaPsicoVegetale e la riflessione Massa Infestante? Massa Giardiniera!
M2K
Progetto Magolfa2000 - piano di cementificazione sull'area Naviglio Pavese - via Magolfa - via Gola
(attualmente in fase di realizzazione - del verde che aveva invaso l'area in parte occupata dallo sgomberato CSOA Gola non resta più nulla)
L'ex-orto botanico in zona garibaldi
(di quest'area adiacente al CSOA Garibaldi non resta più nulla)
Residui
Il residuo deriva dall'abbandono di un terreno precedentemente sfruttato... In ambito urbano corrispondono a terreni in attesa di una destinazione o in attesa dell'esecuzione di progetti sospesi... un territorio abbandonato puo' diventare una ricchezza... rifugio per la diversità... il territorio dell'invenzione biologica... Il TerzoPaesaggio può essere visto come la parte del nostro spazio di vita affidata all'inconscio. Profondità dove gli eventi si accumulano e si manifestano in modo, all'apparenza, indeciso.