2008.06.18



Difendere l'assenza di regolazione morale, sociale e politica del Terzo paesaggio.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio (Sullo statuto)

Tasks

Schedule

Diary

Saturday, June 21, 2008: Summer Solstice 1:59am (CEST)
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Notes

#2

p.le Cadore

#1

Nasce la rete regionale dei comitati per la difesa del territorio e dell'ambiente

[Eddyburg.it]

Cronaca dell'evento che avevamo annunciato. La speranza è che si consolidi e provochi ulteriori iniziative nel resto d'Italia. Il manifesto, 18 giugno 2008

Il 14 Giugno a Bergamo si è costituita la "Rete lombarda dei Comitati per la difesa del territorio e dell'ambiente": al nuovo organismo di coordinamento hanno aderito, sino a ora, 114 comitati locali da tutte le province. La Rete è costituita da realtà territoriali e persone.

Ad ognuno, pur nella tutela della propria identità e autonomia, viene proposto di mettersi in rete per costituire un collegamento tra le varie iniziative locali. Si tratta di un primo nucleo che conta di estendersi e coordinarsi su tutta la regione e mantenere rapporti con reti analoghe (come quella piemontese, emiliana e toscana presenti con i loro portavoce Becarelli, Gavioli, Asor Rosa).

Le forme flessibili di coordinamento e di relazione tra reti sono fin dall'inizio aperte e saranno da precisare e condividere nel dibattito e nel funzionamento reale. Si è compilato un indirizzario regionale che si svilupperà per adesione libera e che verrà già nei prossimi giorni distribuito a tutti gli attuali registrati e messo in chiaro sui siti web di comune interesse. La Rete lombarda dei Comitati ambientali si muoverà su sei aree tematiche: pianificazione urbanistica, energia, beni comuni, parchi, centri commerciali, infrastrutture e mobilità, che si daranno comitati tecnico- scientifici di riferimento.

...

Metterle in rete corrisponde a quanto si era fatto con i Consigli di fabbrica, quando dai reparti e dagli uffici si ricostruiva il ciclo di produzione completo attraverso i delegati: nel caso in questione si cerca di ricostruire il ciclo di messa a profitto del territorio attraverso la rappresentanza dei singoli comitati. Come per le vertenze sull'organizzazione del lavoro, puntiamo alle vertenze sull'organizzazione del territorio.

Queste pratiche e iniziative territoriali rappresentano un potenziale di cambiamento, la possibilità di un altro modo di fare economia e di interagire positivamente con i cicli ambientali. Un'idea che parte da ridurre e recuperare rifiuti, fermare la cementificazione e le grandi opere speculative, affermare il diritto alla mobilità superando l'auto individuale e qualificando il trasporto pubblico, riprogrammare il fabbisogno energetico, attuare una politica di riuso urbano e di difesa dei beni comuni e contrastare i cambiamenti climatici, visto che la Lombardia produce un quinto di tutte le emissioni italiane di CO2.

E' in corso il tentativo di marginalizzare le richieste di controllo popolare sugli interventi che riguardano il territorio, mentre è forte la domanda di nuove modalità di convivenza e di una democrazia partecipata...

Le realtà associative che operano sui temi della salvaguardia del territorio e dell'ambiente e che attuano una politica di prossimità, possono rappresentare - laddove la politica tradizionale segnala una sua crisi profonda di rapporto con l'insediamento sociale - un terreno di ricostruzione di una nuova stagione di partecipazione...

Qui i documenti d'avvio della Rete dei comitati lombardi,
qui il resoconto dell'iniziativa di eddyburg coinbtro la "legge mangiaparchi"