Erving Goffman
ASYLUMS
Le istituzioni totali
Edizioni di Comunità, Torino 2001
INDICE
Prefazione di Alessandro Dal Lago.
Asylums. Le istituzioni totali.
Sulle caratteristiche delle istituzioni totali.
- Introduzione.
- Il mondo dell'internato.
- Il mondo dello staff.
- Cerimonie istituzionali.
- Precisazioni e conclusioni.
La carriera morale del malato mentale.
- La fase del predegente.
- La fase del degente.
La vita sotterranea di un'istituzione pubblica.
- Parte prima: Introduzione.
- Parte seconda: La vita sotterranea dell'ospedale.
- Parte terza: Conclusioni.
Il modello medico e il ricovero psichiatrico.
Postfazione di Franco e Franca Basaglia.
NOTA DI COPERTINA
Erving Goffman è nato in Canada nel 1922 ed è scomparso nel 1982. Si laureò all'Università di Toronto, quindi passò a Chicago dove si addottorò in filosofia. Condusse per un anno una ricerca in una delle isole Shetland, raccogliendo materiale per un lavoro sulle comunità. Fece parte, in qualità di ricercatore, del National Institute of Mental Health. Ha insegnato, tra altri prestigiosi incarichi, al Dipartimento di Sociologia dell'Università di California, a Berkeley. Tra gli scritti di Goffman tradotti in italiano ricordiamo: "Il comportamento in pubblico" (Einaudi, 1971), "Modelli di interazione" (il Mulino, 1982) e "Il rituale dell'interazione" (il Mulino, 1988).
«Un'istituzione totale può essere definita come il luogo di residenza
e di lavoro di gruppi di persone che - tagliate fuori dalla società per
un considerevole periodo di tempo - si trovano a dividere una situazione comune,
trascorrendo parte della loro vita in un regime chiuso e formalmente amministrato.
Prenderemo come esempio esplicativo le prigioni nella misura in cui il loro
carattere più tipico è riscontrabile anche in istituzioni i cui
membri non hanno violato alcuna legge. Questo libro tratta il problema delle
istituzioni sociali in generale, e degli ospedali psichiatrici in particolare,
con lo scopo precipuo di mettere a fuoco il mondo dell'internato». Così
scrive Goffman in apertura di "Asylums". Egli realizza una descrizione
impressionante di «ciò che realmente succede» in un'istituzione
totale, al di là delle retoriche scientifiche, terapeutiche o morali
con cui chi detiene il potere nell'istituzione giustifica le degradazioni degli
esseri umani che solitamente avvengono. Ciò che Goffman compie, in "Asylums",
è una sorta di esercizio morale: rovesciare la pretesa che le istituzioni
dettino la loro logica alle scienze sociali, far «parlare» attraverso
la rievocazione sociologica di semplici gesti la dimensione tipicamente umana
della resistenza all'oppressione.
Pubblicato da Einaudi, per la prima volta più di trent'anni fa, con un'introduzione
di Franco e Franca Basaglia, questo libro esce ora da Edizioni di Comunità
con una nuova prefazione di Alessandro Dal Lago. L'introduzione dei Basaglia
compare qui come postfazione