2010.06.09



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Avvicinarsi alla diversità con stupore.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio

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#1

rusco scaula e l'arte del ruffo

"Noi siamo coloro che vengono dopo"

E' cosi' che "s'avanza uno strano soldato", calpestando le macerie del Sogno Romantico, riducendo gli elementi di drammaticita' con un elemento di scoperta fondamentale: la frantumazione della propria identita'.

All'orizzonte si delinea l'arrivo di una entita' collettiva, assunta da chiunque alla sua azione si riconosca e il cui nome e' RUSCO SCAULA.

Una volta avvistata, questa entita' antagonista produce l'urgenza di collocarla e prevederne la prossima mossa. Ma e' qui, nell'incollocabilita' e nell'atto della sorpresa, che RUSCO SCAULA avvince e scompiglia fomentando il panico, il confondimento, la disarticolazione delle analisi. L'impossibilita' di "possedere" la creatura una e multipla il cui nome - oggi - e' RUSCO SCAULA permette soltanto di indicarne l'arrivo come tromba d'aria i cui effetti potranno venir quantificati e "storicizzati" soltanto quando sara' transitata.

"... Noi vogliamo saccheggiare il valore degli spazi per mostrare che ne sono possibili altri non fissati da attraversare come fomentatori anonimi di caos".

per tanto tempo ho pensato che sarebbe interessante la formazione di un gruppo di persone avente come obiettivo la valorizzazione delle aree urbane momentaneamente in disuso; dopo la prima NARIMAKI ('in attesa di prendere forma') di rusco scaula mi sto simpaticamente immaginando la nascita di un artista collettivo specializzato in manipolazione paesaggistica del ruffo

riflettendo sulla cosa mi vien da dire che, magari, imparando a guardare il degrado urbano come ad un materiale di creAzione può diventare un interessante atteggiamento di sopravvivenza urbana rivolto alla trasformazione attiva di un paesaggio che, diversamente, risulterebbe psicologicamente insopportabile...