2010.09.13
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Fornire a chi usa un ambiente le precauzioni necessarie alla manipolazione e lo sfruttamento degli esseri da cui dipende. La fragilità del sistemaè legata alla natura delle pratiche e al numero.
— Gilles Clément - Manifesto del Terzo paesaggio (Sul carattere)
- Manuale di Autocostruzione di un Compost Toilette 15:06 (BaGni#3)
- "Fate pipì sulle balle di fieno" 14:43 (AgriCultura#27)
- Inizia la scuola, "Chiudiamo le scuole"! 10:03
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Manuale di Autocostruzione di un Compost Toilette
Indice
- Introduzione
- Costruzione di un clivus multrum
- Altri esempi di gabinetto
- Dati sul processo di compostaggio
- Glossario
- Bibliografia
INTRODUZIONE
L'argomento trattato in questo manuale è quello delle deiezioni umane, nonché l'uso e l'abuso di acqua potabile utilizzata allo scopo di allontanarle. Il tema e il problema suscitano spesso ilarità piuttosto che riflessione; eppure esso è fondamentale, perché è la conclusione del principale ciclo vitale dell'uomo: quello della nutrizione. Rifiuti e scorie industriali, rifiuti urbani solidi, rifiuti urbani liquidi, inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, inquinamento chimico dell'agricoltura e dell'acqua: come problemi, c'è solo l'imbarazzo della scelta. L'equilibrio è stato spezzato soprattutto dalla quantità e qualità dei rifiuti, e in particolare di un certo tipo, in rapporto alle capacità naturali di assorbimento degli stessi (da parte dell'ambiente). Fino ad ora, per togliere di mezzo questi rifiuti, si è ricorsi ad espedienti ed artifici vari, piuttosto che a vere soluzioni. Infatti, dal punto di vista del cittadino medio ciò che appare essenziale è soltanto la necessità che tali rifiuti siano regolarmente allontanati, e al costo minore possibile: come e dove vadano, come vengano smaltiti, son cose che sembra non gli interessi più di tanto. In questo triste contesto, prenderemo in esame quella parte del problema che concerne i rifiuti urbani liquidi (parte che costituisce la massa maggiormente pericolosa sia come spreco di risorse che come inquinamento vero e proprio) e i loro mezzi di smaltimento: gli scarichi fognari. Se qualcuno defecasse in una sorgente, e poi pretendesse di dissetarsi con la stessa acqua, verrebbe considerato matto, o peggio. Se questo qualcuno poi inventasse una tecnologia complicata e costosa per immettere feci ed urine nella sorgente e un'altra altrettanto complicata e costosa per rendere quell'acqua nuovamente bevibile, sarebbe certamente considerato matto due volte. Eppure, è proprio quello che stiamo facendo: tutti i giorni noi, voi, tutti.
(scarica il manuale in formato pdf)
(vedi anche humanure toilet)
"Fate pipì sulle balle di fieno"
Si risparmia acqua, e si concima
L'esperimento di una riserva naturale inglese: tutti i giardinieri di sesso maschile utilizzano le "pee bale" al posto dei bagni...
... Da un lato la pipì, ricca di azoto e potassio, è un ottimo acceleratore del processo di compostaggio; dall'altro, non usare i bagni permette di non sprecare l'acqua del wc...
... Ora si tratta solo di varcare la soglia di casa e di concimare il proprio cumulo di compost. Per chi ne ha uno.
Inizia la scuola, "Chiudiamo le scuole"!
Diffidiamo de' casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono o vengono rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme, Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture son di malaugurio: segni irrecusabili di malattie generali...
cosa hanno mai fatto i ragazzi, gli adolescenti, i giovanotti che dai sei fino ai dieci, ai quindici, ai venti, ai ventiquattro anni chiudete tante ore del giorno nelle vostre bianche galere per far patire il loro corpo e magagnare il loro cervello?...
Con quali traditori pretesti vi permettete di scemare il loro piacere e la loro libertà nell'età più bella della vita e di compromettere per sempre la freschezza e la sanità della loro intelligenza?
Non venite fuori colla grossa artiglieria della retorica progressista: le ragioni della civiltà, l'educazione dello spirito, l'avanzamento del sapere... Noi sappiamo con assoluta certezza che la civiltà non è venuta fuor dalle scuole e che le scuole intristiscono gli animi invece di sollevarli...
Lasciateci almeno la fanciullezza e la gioventù per godere un po' d'igienica anarchia!
("Chiudiamo le scuole" di Giovanni Papini - 1 giugno 1914)