Posts Tagged ‘istruzioni’

Sequenza dedicata alla Terra

solo tre semplici posizioni vegetominerali:
(adatte a qualsiasi rigidissimo principiante quale io sono)

  • posizione supina:
    percezione del contatto della parte posteriore collegata inconsciamente al vissuto. disciplina tantrica che introduce al "significato segreto del colore"
  • "tadasana": la montagna,
    la stabilità eretta che l'uoma è andata nel tempo a ricercare, quasi alla scoperta di una elevazione verso un'origine spirituale che si radica nell'origine fisica terrena.
    "sutra:
    l'attenzione tra le sopracciglia, la mente preceda il pensiero. la forma si riempia con l'essenza del respiro fino alla sommità della testa e li piova come luce."
  • posizione supina:
    percezione del contatto della parte posteriore collegata inconsciamente al vissuto.
    disciplina tantrica che introduce al "significato segreto del colore"
  • "vrksasana": l'albero,
    l'equilibrio e l'armonia di questa erezione.
    "sutra:
    l'attenzione tra le sopracciglia, la mente preceda il pensiero. la forma si riempia con l'essenza del respiro fino alla sommità della testa e li piova come luce."
  • posizione supina:
    percezione del contatto della parte posteriore collegata inconsciamente al vissuto.
    disciplina tantrica che introduce al "significato segreto del colore"

    sempre:
    rilassamento con "respirazione vegetativa" ci-kung

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maglione/stola di astrakan

il settembre scorso, alla mostra/mercato "filo lungo filo un nodo si farà" che si tiene al villaggio leumann (torino), ho avuto l'occasione di fare incetta di lana di tosa lavata di vari tipi di pecore, tra cui l'astrakan.

Crudeltà animale: pellicce fatte con i feti di agnello - la storia delle pellicce di questo animale è oltre modo crudele, se non sbaglio le madri vengono uccise, squartate e il cadavere dell'agnellino che portano in grembo viene scuoiato al fine di ottenere preziose pellicce, una roba di una crudeltà infinita che mi ricorda il processo di ottenimento della seta, anche se in questo caso il sacrificio animale è "solo" del nascituro.

'somma, a parte questa notiziuola allegra, noto dalla rete che questo inverno e il prossimo l'astrakan va alla grande, ma, a parte queste noiose frivolezze, il vello che mi sono procurato è caratterizzato da bellissime sfumature di grigio e la sua lavorazione mi ha molto appagato

dopo averlo cardato e filato c'ho fatto un maglione/stola, cioè una sorta di pettorina, di quelle che ormai stanno diventando il mio modello preferito, però questa volta ho aggiunto le maniche

http://www.inventati.org/noviglob/org/images/maglione-stola_astrakan.jpg

è realizzata in un unica striscia a "grana di riso" con uno scollo quadrato leggermente accentuato sul davanti e degli scali in prossimità dei girimanica i quali sono stati ripresi a maglia rasata con un gioco dei ferri. . . del 6, chè ho voluto rendere meno rigido possibile il risultato, difatti questo pelo non è assolutamente soffice, ma proprio di quelli che mi piacciono a me, ruvidi, decisi. . .

esiste pure il punto astrakan che magari proverò in un prossimo lavoro

i calzini con la lana di Antonio

(per cristina, francesca, anna, ruggero) gioco ferri n.3

avvio 48 (56) maglie a maglia tubolare ed eseguo 3 ferri,
il 4o ferro lo faccio a costa 1/1 mettendo mano a mano le maglie sul gioco.
inizio poi la costa 2/2 per 40 giri (circa 13 cm).
aggiungo al filo di lana anche quello sottile di cotone per rinforzare il calcagno
e lavoro a maglia rasata per 13 (15) (17) righe,
poi inizio a lasciare in sospeso l'ultima maglia dei ferri seguenti (7 (8) maglie per lato).
una volta riprese una ad una, ferro per ferro, le 14 (16) maglie in questione
ed avere così sagomato il tallone,
monto sul gioco dei ferri le maglie mettendo con l'uncinetto 6 (7) (8) maglie laterali
della lunghezza del tallone;
solo con il filo di lana
faccio un giro (maglia rasata sui ferri 1-4 e a costa 2/2 sui 2-3)
e poi inizio i cali di queste 12 (14) (16) maglie
che andranno poi a formare lo sprone.
proseguo con il sopra a costa 2/2 e il sotto a maglia rasata
per una spanna.
inizio la punta reinserendo il filo di cotone
e facendo 6 (7) giri tutti a maglia rasata,
poi inizio i cali laterali effettuati ogni 2 giri
per 6 (7) volte (ottenendo così 6 (7) maglie per ferro);
ultimo giro solo con il filo di lana
e chiudo a punto maglia.

How to Build an Upside-Down Fire

How would you like to light a fire perfectly and have it burn for 3-7 hours without touching it or putting on more wood? It can be done, every time, but it requires forgetting everything you've learned about starting fires. . .

http://www.fourhourworkweek.com/blog/2009/02/02/how-to-build-an-upside-down-fire/

Rocket Mass Heaters: Superefficient Woodstoves YOU Can Build

http://www.rocketstoves.com/img/cover.gif

The New Updated Version of: Rocket Stoves to Heat Cob Buildings Ianto Evans Leslie Jackson A Cob Cottage Company Publication 2006, 2007

This book is obtainable by mail order from Cob Cottage Company Box 942 Coquille, OR 97423 Phone (541) 396-1825 Website: http://www.cobcottage.com $22 cash (includes shipping) or USPS money order ($35 for two). Cheques, add $5. Bulk orders: Ten for $99. Orders of eleven or more, $9 each. This book is also obtainable in .pdf format from http://www.rocketstoves.com

Who this Book is For

This manual is intended for pyromaniacs, tinkerers, people with curiosity about fire, owner-builders, people with an experimental mind, do-it-yourself builders who want to be less dependent on the system and have environmental concerns, and above all, those who want to be snug at home. The realm of Rocket Stoves is an experimental one whose time is overdue. Play and innovation are highly recommended. As our friend Tom Frame (see Case Studies, page 80) says, "Don't be afraid to try something new or different. Don't have the right part? Try something else. Can't make a quick phone call for answers? Trust your own judgment. Just can't figure it out? Wait, be patient. Move on to something else if you can. The answer will come. Most importantly, don't rush this thing! You really want it to work when you're done building it. Take the time needed."

Rocket stove mass heater

Thinking to build a rocket stove mass heater, but are very new to the idea? Follow along as we find out as much as we can about them. . .

Advantages

  • heat your home with much less wood than an open fire (it has been claimed 5 to 10 times less)
  • exhaust is mainly steam and CO1, with much less of the impurities normally contained in smoke. (A little smoke is emitted at the beginning.)
  • the heat from one fire can last for days thanks to the thermal mass
  • you can build one in a day and half

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Footnotes:

1 DEFINITION NOT FOUND: 2

Come funziona una stufa a pirolisi

Tecnicamente parlando, la pirolisi è una "omolisi termicamente indotta", un processo termochimico di decomposizione di materiali organici che avviene in assenza di ossigeno. Per il tipo di pirolisi che ci interessa, quello da cui si ottiene il biochar, si utilizzano biomasse vegetali: da qualsiasi tipo di pellet alla ramaglia di ogni sorta di alberatura, fino ai gusci di noci o altri semi, la pula dei cereali, persino fiori secchi. Se in una stufa riusciamo a separare la fiamma dal combustibile (la biomassa) possiamo ottenere una combustione "pulita", le cui sostanze di risulta sono vapore acqueo, piccole quantità di monossido di carbonio e infine biochar al posto della cenere. . .

http://www.decrescita.com/news/?p=2826&utmsource=feedburner&utmmedium=feed&utmcampaign=Feed%3A+decrescitafsn+%28Decrescita+Felice+Social+Network+%7C+Il+portale+delle+riflessioni+sulla+decrescita%29

Internet e maglia: perché non è tutto in italiano?

Maglia-Uncinetto.it è nato con un obiettivo, quello di contribuire a riallinerare conscenze, tecniche e stili della maglia e dell'uncinetto tra l'Italia e il resto del mondo.

A partire dagli anni sessanta una generazione di designer e "ideologhe" della maglia eccezionali sono comparse sulla scena internazionale.

  • Elizabeth Zimmermann e Barbara G. Walker (no, il link non è sbagliato!) hanno rivoluzionato gli aspetti tecnici della costruzione e realizzazione dei capi.
  • In seguito Anna Zilboorg e Annie Modesitt si sono spinte oltre, proponendo addirittura un modo rivoluzionario di gestire ferri e filo con la tecnica Combined knitting.
  • Poco dopo la rivista on-line Knitty ha aperto le porte a una pletora di designer indipendenti con idee radicali per quanto riguarda costruzione e tecnica della maglia ma ha anche fatto posto a una fame di modelli spiegati in modo sempre più chiaro e con un pieno sviluppo taglie (i capospalla delle riviste internazionali più importanti sono sempre o quasi spiegati dettagliatamente in almeno 6 taglie, dalla XS alla XXL).

http://www.maglia-uncinetto.it/2012/internet-e-maglia-perche-non-e-tutto-in-italiano/?utmsource=feedburner&utmmedium=feed&utmcampaign=Feed%3A+Maglia-uncinettoit+%28Maglia-Uncinetto.it%29

come si crea un frigo senza elettricità!

. . . Come facevano gli antichi senza frigorifero? . . . alcune popolazioni già nel lontanissimo 3000 a.C. avevano fatto un'invenzione straordinaria: un frigorifero di terracotta!

L'idea è molto semplice: si prendono 2 vasi di terracotta (uno più grande, l'altro più piccolo), della sabbia, dell'acqua e uno straccio. Si mettono i due vasi uno dentro l'altro e si riempie di sabbia lo spazio di intercapedine (lo spazio fra i due vasi). Una volta messa la sabbia, si versa l'acqua nella sabbia, finché il liquido non arriva fino a impregnare tutta la sabbia. Poi si mette il cibo nel vaso più piccolo e si copre il tutto con uno straccio bagnato. La cosa importante è posizionare il nostro frigo di terracotta all'ombra e in un posto ben ventilato.

http://www.focusjunior.it/w-la-scuola/navigo-e-imparo/2011/agosto/default.aspx

calzini ortica/lino

16 m per ferro (2,5)

tallone: lascio ai lati 9 m e al centro 14 m

sprone: riprendo 7 m per lato ed inizio subito i cali (1 ogni 2 giri)

punta: eseguo un primo giro tutto in maglia rasata (senza la costa 2/2) poi inizio i cali (1 per ferro ogni 2 giri) in numero di 9, ottenendo così 7 maglie su ogni ferro; chiudo con punto maglia

Pantaloni in ortica

tempo fa ho iniziato un paio di pantaloni in ortica (acquistata da chiappa a filo lungo filo un nodo si farà) e sono arrivato ad un punto in cui il contagiri segna 5. . . è tutta una questione di aumenti che ho realizzato sul davanti e il dietro (ma che mi sembra fossi arrivato a decidere di smettere per realizzare poi un eventuale cavallo come ho fatto nei precedenti pantalonicini corti in canapa)

maglia su maglia su maglia. . . son fatti!

http://www.inventati.org/noviglob/org/images/pantaloni_ortica.jpg

il cavallo non l'ho fatto come quelli precedenti bensì praticando una nuova serie di aumenti, più accentuati sul dietro, in modo tale da ottenere pressapoco la classica forma

tutti gli aumenti li ho fatti con una gettata per accentuarne la presenza visiva attraverso il foro risultante

le gambe, che ho deciso di finire sotto al ginocchio, le ho terminate come il girovita, con una costa 2/2, ma senza il giro mediano di asolette (una ripetizione continua di dir e gett)

per legarli in vita ho realizzato una i-cord di 4 maglie con un filato di lino

Hand Weaving - Tessitura manuale

  • Backstrap Basics

wz_2009w38_LaverneWaddington_splash.jpg

Excerpt from http://www.weavezine.com/content/backstrap-basics with Laverne Waddington

(continua)

steeeeking

  • tenendo una maglia centrale (V) è necessario averne come minimo altre due ai suoi lati, quindi avere uno steek di 5 (meglio 7 o 9)
  • si piega a metà il lavoro in modo tale da avere bene in evidenza la maglia centrale

    per fermare le maglie:

  • si infila l'uncinetto tra la metà della maglia a fianco e la metà della maglia centrale
  • si estrae il filo e si ottiene una maglia sull'uncinetto
  • si ripete ottenendo 2 maglie sull'uncinetto
  • si avvolge il filo e si fa passare attraverso le due ottenendo così una maglia bassa che blocca le 2 maglie dello steek

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L'intreccio con ago di Elizabeth Zimmermann

[ Maglia-Uncinetto.it ] . . . intreccio con ago che lei chiamava "casting-on casting-off" (avvio-chiusura). Si tratta di un intreccio facile e rapido (più veloce del normale intreccio a maglie accavallate!) che anziché creare una spighetta alla fine del lavoro lascia un cordoncino simile in tutto e per tutto a quello che crea l'avvio delle maglie. Ecco in dettaglio come realizzare questo intreccio. . .

Il Pane in Casa - Le Farine

A meno che non ci si voglia limitare a fare il pane più banale, magari l'anonimo pane a cassette che produce la Macchina del Pane, la scelta delle farine è un passo essenziale. Per sapere scegliere la farina giusta o, più spesso, la giusta miscela di farine, bisogna conoscerne le caratteristiche, le proprietà e la resa nella panificazione. . .

(continua)

muffole

gioco ferri del 3.5 (un paio per Ada hanno i valori tra parentesi)

  • avvio 52 (40 in rosso) maglie a tubolare
  • 3 giri maglia tubolare
  • 1 g costa 1/1
  • 16 (19) giri sul gioco dei ferri
  • 1 giro maglia rasata (un altro in marrone)
  • 1 intercalato ritorto prima della penultima maglia del I° ferro e un altro aumento dopo la seconda m del II° f

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calzettini con trecce e "suola"

ferri n. 3

  • avvio 56 maglie con il "doppio ferro" (per rendere più elastico il bordo)
  • 10 giri a costa 2/2
  • trecce da dx a sx tra il I° e il II° e tra il III° e il IV° trecce da sx a dx tra il II° e il III° e tra il IV° e il I°
  • si prosegue con due ferri sia nella parte superiore, dove si continua la costa 2/2 dopo aver eseguito un'ultima treccia. la parte superiore del piede si realizza metà alla volta crescendo dalle maglie esterne che all'inizio sono due, poi crescono mano, una maglia alla volta presa dalla parte centrale.
  • si esegue il tallone normalmente poi, al posto di rimettere tutto sul gioco dei ferri, si prosegue anche nella parte inferiore con 2 ferri, dove si realizzano i soliti cali dello sprone ai lati della maglia rasata. il tutto per circa 42 ferri.
  • rimetto tutto sul gioco e, dal secondo giro, inizio i cali della punta tra la IIIa e IVa maglia dei ferri I° e III° e tra la IVultima e IIIultima dei ferri II° e IV° ogni due giri

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la tintura con licheni

ieri siamo andati a gironzolare in valtellina e m'è capitato di osservare i licheni sparsi a terra, aggrappati ai rami dei pini silvestri e così, ricordandomi che servivano per tingere me ne sono fatto una piccola scorta, una preziosa 50ina di grammi

I licheni sono piante primitive. Molto resistenti a qualsiasi tipo di clima, vivono ovunque eformano delle incrostazioni sulle rocce o sui tronchi degli alberi. Il lichene è formato da due vegetali: un'alga (azzurra o verde) e un fungo. L'alga, con la clorofilla, fornisce al fungo l'energia tratta dalla luce solare, il fungo eleabora le sostanze minerali e protegge l'alga. . . si usano i licheni per tingere la lana, ottenendo mille sfumature di marroni, gialli, viola. . . Uno di questi è l'umbilicaria. . . Per tingere serve una percentuale molto bassa di lichene, circa il 6% del peso del filato, quindi è inutile raccoglierne più del necessario. Teniamo presente che i licheni sono lentissimi nella loro crescita; impiegano anche 30 o 40 anni per giungere a maturazione. Se possibile raccogliamo licheni già staccati. . . anche se sono secchi. Servono ugualmente per tingere. Il potere tintorio dei licheni è contenuto in un acido che sta nell'interno. . .

[La tintura naturale - Maria Elda Salice - Sonzogno]

. . . Il popolo tingeva i suoi abiti con colori che facilmente poteva trovare nel regno vegetale ed in genere erano tonalità gialle, beige o marrone. Coloro che potevano spendere di più utilizzavano colori come il viola ottenuto dalla Roccella tinctoria. Questo è un lichene grigio che messo a macerare nell'urina di mucca o di pecora con aggiunta di calce produceva una pasta molle rosso scuro chiamata "oricello". . .

http://www.irre.toscana.it/multiverso/prato/7circolo/fibre.htm

cappuccio x Ada

http://www.inventati.org/noviglob/org/immagini/cappuccio_ada.jpg

gioco ferri n. 4

  • avvio 180 maglie per maglia tubolare
  • 3 ferri maglia tubolare
  • 15 giri sul gioco f. a costa 1/1
  • lascio in sospeso 41 m. e proseguo facendo un f. dir e uno rov sempre con il filo verde
  • * ferri rov, dir, rov, dir gialli; rov, rov, dir, rov verdi * (ripetere da * a * lasciando in sospeso su due spille ogni ultima m)

calzettini x cristina

gioco dei ferri n. 3

  • avvio a maglia tubolare 12x4 maglie
  • 3 giri di maglia tubolare
  • 7 giri di costa 1/1
  • 40 giri costa 2/2
  • calcagno:
    • proseguo solo con i ferri I° e IV° per 16 righe a maglia rasata

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pantaloni

gioco ferri del 4

gambe

  • 37 38 38 37 maglie
  • 70 giri
  • II° ferro III° IV° maglia dir2ins, III° f pdg III° IV° m
  • (15 giri e al successivo ferro, 0, treccia 3+3) x 4
  • l'ultimo giro 0, che precede la costa 2/2, ho 20 15 15 20 maglie

approfondire l'organizzazione dell'ordito nel telaio a tensione

Il telaio a tensione è un congegno estremamente semplice, non ha una costruzione a se stante ma è composto dai fili di ordito mantenuti aperti e in ordine da bacchette di legno opportunamente legate. . .

http://it.m.wikipedia.org/wiki/Telaioatensione

I-cord

L'I-cord non è un mero cordoncino in maglia, è un cordoncino in maglia realizzato lavorando con due ferri di un gioco a due punte. Mi è capitato, nelle istruzioni di certi schemi su pubblicazioni italiane di leggere l'indicazione di fare un cordoncino tenendo una sola maglia su ognuno dei tre ferri, dal lavorare alternativamente. Faticoserrimo! Per fare un cordoncino di questo tipo, è sufficiente montare da tre a cinque maglie su un ferro a due punte, quindi si iniziano a lavorare normalmente a dritto con un altro ferro. Alla fine della piccolissima riga, anziché voltare il lavoro, lo si spinge all'altra estremità del ferro e, tirando bene il filo, si ricomincia a lavorare a dritto. Come per magia, spunterà il cordoncino. Con tecniche particolari si può lavorare un cordoncino simile per bordo direttamente sul margine del lavoro, sia in verticale che in orizzontale.

(fonte)

Basco a maglia legaccio – uno schema in italiano

http://blog.leiweb.it/hobby-e-casa/2009/11/27/basco-a-maglia-legaccio-uno-schema-in-italiano/

In effetti, leggendo lo schema con attenzione, a me risalta una cosa: che non ci sono aumenti tra il bordo a coste e il corpo del cappello (la tesa). Il basco si basa su un bordo molto stretto e sopra una tesa morbida ae larga. Inoltre, dalla foto pare chiaro che le diminuzioni siano in linea, quindi da fare ogni 14 maglie la prima volta e poi ogni 13, ogni 12 ecc. A mente e senza aver lavorato il capo io modificherei così le istruzioni. Per prima cosa monterei 71 (e non 74) maglie per il bordo, lavorato il bordo a coste lavorerei gli aumenti così: 3 dir, 1 aumento, * 5 dir, 1 aumento * ripeti da * a * finché non ti restano 2 m, 2 dir. A questo punto dovrei avere 85 maglie (una in più, serve per le diminuzioni e la cucitura), a occhio e croce. Si prosegue a legaccio per 13 cm, terminando con un ferro dal lato rovescio (mettete un filo di colore contrastante che pensola sul davanti dopo 3-4 ferri dall'inizio, sarà facile riconoscere il dritto) quindi si prendono cinque anellini marcapunti (anche de fili di lana in colore contrastante vanno bene, chiusi a cappietto e infilati sul ferro tra le maglie). Nel ferro seguente (dritto del lavoro) lavorate 14 maglie e inserite un cappietto o anellino e così via fino a esaurire gli anellini. Avete marcato il punto in cui andrà eseguita la diminuzione. Lavorate un ferro dal lato rovescio e siete pronte a iniziare le diminuzioni. Da qui in poi a ogni ferro del lato dritto lavorate fino a 2 maglie dal cappietto e fate la diminuzione (suggerisco di farla con l'accavallata o lo SSK che si inclinano dalla parte giusta, ma essendo legaccio anche 2 dir assieme vanno bene) Alla fine del ferro avete 15 m senza cappietto, qui fate la diminuzione sulla terzultima e penultima. Andate avanti così finché non vi restano 8 maglie e chiudete il lavoro.

Come usare, adattare e progettare cartamodelli per lavori a maglia

Il titolo è piuttosto verboso, invero, ma riprende letteralmente il titolo in inglese How to Use, Adapt and Design Knitting Patterns. Si tratta di un manuale che approccia la creazione di capispalla dal punto di vista sartoriale, usando cartamodelli e toiles come guida per la realizzazione dei capi. Un approccio piuttosto professionale ma reso approcciabile da una scrittura semplice e scorrevole e da una notevolissima chiarezza esplicativa. Particolarmente interessanti poi sono i capitoli in cui vengono spiegate le costruzioni di svariati tipi di scollo o di manica, sempre articolando la spiegazione sui principi generali anziché focalizzandosi su dettagli troppo stringenti.

Nel complesso è un interessante libro di maglia per magliste avanzate e già autonome nella lavorazione di capi di grandi dimensioni seguendo un modello e che vogliono rendersi più autonome per "costruire" capi di loro gusto o per adattare i modelli delle riviste italiane, sempre in taglia unica, do solito la 42, in capi indossabili dal proprio fisico. Meno interessante, mi pare, per chi aspira a diventare designer e a creare modelli da distribuire.

Sam Elliot e Sidney Bryan, Come usare, adattare e progettare cartamodelli per lavori a maglia (Cucito, ricamo, tessitura), Il castello, 19,50 (How to Use, Adapt and Design Knitting Patterns: How to Knit Eactly What You Want, Every Time – with Confidence, 14.99 £)

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