Agenda > Programmazione > febbraio 2004
Domenica 1 febbraio, h. 15.30:
Comitati contro la guerra - Milano, Guerra e Pace
Politica di guerra dell'economia capitalista
Geografia dei conflitti e competizione economica in Europa
il sistema logistico e dei trasporti al centro degli "interessi nazionali"
intervengono
MICHELE PAOLINI I CORRIDOI TRANSEUROPEI, il corridoio 5
studioso di problemi obiettivi e contese internazionali
CARLO TOMBOLA LA RIVOLUZIONE LOGISTICA IN ITALIA E LA MILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO
LA NECESSITA' PER GLI APPARATI FINANZIARI-INDUSTRIALI DI PARTECIPARE AL CONTROLLO DEI FLUSSI DI PETROLIO E GAS DALLE AREE ESTRATTIVE CENTROASIATICHE E QUELLA DEI GRUPPI IMPRENDITORIALI INTERESSATI AD APRIRSI SPAZI DI INVESTIMENTO NEI PAESI DELL'EST EUROPEO SONO STATE DECISIVE PER L'INTERVENTO ARMATO ITALIANO IN JUGOSLAVIA, NEI RUOLI DELLA NATO E IN STRETTA SUBORDINAZIONE ALLE DIRETTIVE USA.
I GOVERNI, DI CENTROSINISTRA E CENTRODESTRA, HANNO FINANZIATO CON FONDI PUBBLICI TANTO LE CAMPAGNE MILITARI E LA ORMAI STABILE PRESENZA MILITARE NELL'AREA, QUANTO LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI ECONOMICI E SOCIALI DEI PAESI BALCANICI IN FUNZIONE DELL'INTERESSE DEGLI INVESTITORI.
I LAVORATORI ITALIANI HANNO PAGATO LE SPESE DI GUERRA, PAGANO ORA I COSTI DELLA DELOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE E DELLA RISTRUTTURAZIONE SOCIALE OPERATA PER RENDERE COMPETITIVO IN EUROPA IL "SISTEMA PAESE", PAGHERANNO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE CONSEGUENZA DELLE "GRANDI OPERE INFRASTRUTTURALI".
E' INFATTI SULLA REALIZZAZIONE E SUI PERCORSI DELLE INFRASTRUTTURE(AUTOSTRADE, FERROVIE, OLEO-GASDOTTI, LE GRANDI OPERE APPUNTO) DESTINATE A TRASFORMARE IN PROFITTO LE IPOTECHE MESSE CON LA GUERRA SUI PAESI DELL'EST, CHE SI SCATENA LA COMPETIZIONE ALL'INTERNO DELL'EUROPA "COMUNITARIA".
JUSTICE OR JUST.US
Il 19-20 febbraio 2004 il CSOA COX18 presenta una due giorni di incontri,
dibattiti e documentari sull'esperienza carceraria,
sulle pratiche del controllo e della gestione della miseria.
La prima giornata sarà centrata maggiormente
sulla messa in discussione dell'idea di pena,
idea centrale e in pieno rilancio ora che dallo Stato "sociale"
si sta andando verso un vero e proprio "Stato penale".
Si discuterà allora della possibilità di una pratica abolizionista
e un pensiero esplicitamente fuori dalla colpa,
presentando il lavoro svolto per realizzare
una biblioteca abolizionista sul Web.
La seconda giornata focalizzerà l'attenzione sulla Guerra alla Droga
e sul Complesso Carcerario Industriale statunitensi
per meglio inquadrare le recenti esperienze
made in italy di sfruttamento privato del lavoro del corpo detenuto
- pacchetto Fassino - e del disegno di legge sugli stupefacenti
presentato da Alleanza Nazionale.
Giovedì 19 febbraio
ore 21,00
presso Cox 18
via Conchetta 18 Milano
Archivio Primo Moroni presenta
"Io non giudico, e tu?" sezione Abolizionista del sito APM
Proiezione dei film:
_La notte di Totò (Italia, 2003, 30 min) di Guido Votano
_Femminile (Italia, 2000, 12 min), di Daniela Zarini
_In nome del popolo italiano (Italia, 2001, 30 min), di Valia Santella
_Manco a Li Cani (Italia, 2003, 10 min), di Control Ant.
Interventi "Filiarmonici"
locandina
Venerdì 20 febbraio
ore 21,00
presso Cox 18
via Conchetta 18 Milano
JUSTICE OR JUST.US
Film:
_Crack The CIA (gnn.tv, 2000, 8,30 min - vincitore Sundance Film
Festival)
_Drug War Reality Tour (gnn.tv, 2003, 23 min)
_Human Warehouses (jerichomovement.com, 2002, 15 min)
_ US INCarcerated (Critical Resistance, 2000, 23 min)
Interventi: Bruno Cartosio, u_net, Robert
Muzik.: DJ Elektro, The.Chef, Had >>> Discofunk/Reggae
La "Guerra alla Droga" lanciata negli anni Ottanta da Ronald Reagan ed
esasperata dai suoi successori - insieme all'abbandono delle forme di
riabilitazione e alla moltiplicazione dei dispositivi repressivi -
rappresenta uno dei fattori che hanno maggiormente contribuito
all'espansione del sistema penale e al decuplicarsi delle sue possibilità di
inquadramento e neutralizzazione.
Le conseguenze della Guerra alla droga sono alla base dell'esplosione
della carcerazione nera e questa sproporzione razziale è più marcata tra
i giovani, principale obiettivo della politica di gestione della
miseria: un giovane afro-americano su tre, tra i venti e i ventinove anni, è
o incarcerato o sotto il controllo del sistema di giustizia criminale;
con percentuali che arrivano all'80% nelle inner cities.
La carcerazione rappresenta dunque un ambito nel quale i neri
beneficiano de facto di una "promozione differenziale". Le vittime del sistema
di giustizia criminale rappresentano il capitale umano che ha permesso
la nascita del Prison Industrial Complex - un complesso di società che
forniscono tutti i servizi necessari alla gestione dei penitenziari e
del corpo detenuto, dalla costruzione ai trasporti, dal personale agli
strumenti di costrizione, dalle telecomunicazioni al cibo e ai
medicinali.
Le dinamiche che portano al network carcerario coinvolgono molteplici
agenti che tendenzialmente portano, dialetizzandosi tra loro, a
incrementare questa stessa complessità espandendo in questo modo il concetto di
"corporazione", e da qui il Complesso Industriale Carcerario. Il quale
a sua volta coinvolge differenti livelli di relazione: governo/sistema
politico, sistema economico, società/cultura. Carcere significa
intervento pubblico, affari e profitti, e ovviamente gestione del controllo
sociale. Il "sistema delle sbarre" diventa elemento centrale
dell'economia statunitense. La costruzione e il mantenimento delle carceri vuol
dire affari miliardari sia per governo che per tutte le compagnie che
investono sul controllo.
Corrections Corporation of Americas, Wakenhut Corrections Corporation,
Cornell Corrections e US Correction Corporation rappresentano la punta
di iceberg di un numero crescente di imprese private che producono
profitto grazie all'esistenza e al proliferare degli istituti e della
popolazione carceraria. Gli analisti finanziari valutano che i profitti di
queste società possano aggirarsi intorno al miliardo di dollari all'anno
con più di 160 carceri private in più di ventisei stati statunitensi ed
in altre nazioni quali l'Inghilterra, il Sud Africa, l'Australia e in
altri stati in Centro e Sud America.
Inoltre nel 1979, il Congresso statunitense varò il Prison Industry
Enhancement certification (CPI), legilaszione che facilitò l'ingresso di
investitori privati e lo sfruttamento del corpo detenuto da parte di
imprese private che hanno usufruito di una massa di individui non
sindacalizzati, per i quali il pagamento di benefit, vacanze, copertura
sanitaria, minimo salariale e tasse non rappresentano più un problema. Con
salari che variano da cinquanta centesimi ai tre dollari al giorno società
come la TWA, la Microsoft, la Boeing, Victoria Secrets e Toys for Us
sfruttano il lavoro di veri e propri "schiavi versione terzo millennio".
La "Guerra alla Droga" sbandierata ai quattro venti dagli anni '60 fino
al decennio reaganiano e a tutt'oggi, oltre ad essere lo strumento
principe attraverso cui sviluppare politiche oppressive e di controllo,
diventa il mezzo principale di "ricerca" di questa manodopera. "Guerra
alla Droga" e razzismo strutturale sistematico a difesa del Complesso.
Alla luce dell'esperienza statunitense, le finalità della War on Drug
all'italiana sono facilmente inquadrabili nell'agenda e nelle politiche
di controllo sociale che le democrazie europee stanno attivando da
tempo, sperimentando un modello di società del controllo avanzata i cui
pilastri insistono sull'irrigimentazione di tre grandi bacini: i flussi
migratori, l'arcipelago della detenzione, la sfera delle libertà
individuali. Il denominatore comune che caratterizza l'intervento normativo in
tali settori è quello della sorveglianza propedeutica alla punibilità
nella gestione del conflitto, della sfera economica e di tutto ci; che
e' etichettato dalle varie ammistrazione al governo il non omologabile.
La preferenza accordata alla strada della pena rivela una scelta
strategica a tutto campo: differenziare e discriminare i soggetti considerati
devianti attraverso il pervasivo mimetismo delle istituzioni totali nel
milieau sociale, obiettivo che ci si prefigge estendendo e
sovradimensionando il dispositivo della sanzione.
locandina
Sabato 28 febbraio, h. 16.00:
Presentazione del libro e discussione:
La Frazione di sinistra del PC d'Italia e l'Opposizione internazionale di sinistra, 1929-1933
Riunione Pubblica della Corrente Comunista Internazionale
Questo OPUSCOLO è un contributo militante per ristabilire il ruolo e la lotta rivoluzionaria di questa frazione della sinistra comunista. È anche una lotta contro il trotzkismo di oggi e contro la sua opera di falsificazione e di dissimulazione della vera storia della Opposizione di sinistra alla fine degli anni '20.
Esso costituisce un supplemento al nostro libro più generale Contributo a una storia del movimento rivoluzionario: LA SINISTRA COMUNISTA ITALIANA 1927-1952. Quest'ultimo traccia la storia della Sinistra Comunista Italiana dalle sue origini nel 1912 all'interno del Partito Socialista, poi la sua vera nascita come Partito Comunista d'Italia nel 1921, sezione dell'Internazionale Comunista, la sua lotta e il suo allontanamento definitivo dall'Internazionale Comunista nel 1926 e, infine, tutto il lavoro e la lotta condotta nell'emigrazione per trarre il bilancio teorico della sconfitta della prima ondata rivoluzionaria degli anni '20. Esso traccia le posizioni politiche della Sinistra comunista italiana e la sua lunga storia, di oltre una trentina di anni.
Rinviamo i nostri lettori a questa prima opera che è indispensabile per la lettura di questo nuovo opuscolo.
|