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comunicazione
L'archivio è aperto al pubblico il giovedì e venerdì pomeriggio dalle 15:30 alle 20:00




Agenda > Programmazione > novembre 2024


Domenica 1 novembre dalle ore 11.00

Mercato dell'autoproduzione e di prodotti biologici


STOP BOMBING GAZA | STOP GENOCIDE | STOP BOMBING GAZA | STOP GENOCIDE


Ore 11.00 – Apertura mercato
Ore 13.00 – Pranzo conviviale








giovedì 7 novembre alle ore 18.00

Presentazione del libro: LA TORRE AZZURRA di Alberto Airoldi

Presenterà Alberto Stracuzzi






La torre azzurra, già premiato al concorso Città di Verona, si propone di investigare le conseguenze che avrà il nostro tempo
a partire da aspetti riconoscibili del presente, del quotidiano, nell’evanescenza della memoria storica. Il romanzo si svolge in un futuro molto prossimo, nel quale, una nuova tendenza dilagante spinge a riversare i propri sogni in una macchina che, attraverso un software, produrrà sequenze da inserire nelle serie televisive,
divenute la forma di intrattenimento più popolare. La scoperta della potenza delle immagini tratte dai sogni viene subito sfruttata dal punto di vista commerciale.

In un grattacielo della trepidante periferia milanese vive una coppia con due figli adolescenti. I due ragazzi non hanno molti amici, e uno dei loro punti di riferimento è un vicino di casa, da loro soprannominato “Il Vecchio”. La loro vita è però sconvolta quando apprendono della scomparsa di quest’ultimo. Nel frattempo un
giornalista candidato ad assumere la direzione di un importante quotidiano nazionale, decide di pubblicare un’inchiesta a puntate sull’utilizzo dei sogni da parte dell’industria dello spettacolo. Sullo sfondo ci sono movimenti di protesta, ma tutto sembra avere vita breve e svanire dalla memoria delle persone.

Nato il 28 giugno del 1967 a Milano, Albero Airoldi è cresciuto nel quartiere di Baggio. Dopo la laurea in Scienze politiche, vince una borsa di studio e perfezionamento che gli permette d’intraprendere ricerche sociologiche a Santiago di Cuba e in altri paesi dell’America Latina. Dal 1999 lavora come assistente amministrativo all’Università degli studi di Milano, ma da anni porta avanti una ricerca letteraria la cui cifra sono il lavorio di un intreccio fantapolitico e la grande attenzione alla molteplicità dei registri narrativi. Il suo primo romanzo Sugar mountain, è stato gratificato dal terzo posto al premio Nabokov.





venerdì 8 novembre alle ore 20.30

Il giovane Victor Serge (1880-1919). Ribellione e anarchia - Gli ultimi anni di Victor Serge (1940-1947)

Presentazione del libro: IL GIOVANE VICTOR SERGE (1880-1919). Ribellione e anarchia [BFS, Pisa, 2024] di Claudio Albertani

Si parlerà anche del libro:
GLI ULTIMI ANNI DI VICTOR SERGE (1940-1947) [nuova edizione, riveduta, ampliata di note e pubblicata da Pagine Marxiste, del testo scritto nel 2006 da Sandro Saggioro (1949-2015) per i “Quaderni Pietro Tresso”]







Victor Serge (1890-1947), è stato un giornalista, saggista, romanziere e un originale rivoluzionario russo.
Figlio di esuli fuggiti in Belgio, in età giovanile abbraccia gli ideali libertari per poi, dopo la Rivoluzione russa del 1917 avvicinarsi al bolscevismo. Nel 1919 raggiunge il Paese dei Soviet per vivere in prima persona l’esperimento rivoluzionario. Dopo la morte di Lenin (1924), si accosta alle posizioni politiche di Trotsky e nei primi anni Trenta conosce la repressione staliniana. Nel 1936, in seguito a una grande mobilitazione internazionale, è rilasciato ed espulso dall’URSS. Rifugiatosi in Francia, continua la sua militanza, fuggendo da Parigi nel 1940, poco prima dell’ingresso delle truppe naziste, e trovando rifugio in Messico, dove muore in povertà.
Solitamente gli anni del Victor Serge anarchico sono poco presi in considerazione. Nelle Memorie di un rivoluzionario e in altri scritti della maturità, lo stesso Serge mostra una certa propensione a deformare e minimizzare la sua attività precedente l’arrivo in Russia.
Questo libro, recuperando scritti e documenti giovanili, poco conosciuti ma significativi per le tematiche affrontate, tratteggia una figura di densa umanità e contribuisce a illuminare le forme di vita
caratteristiche dell’anarchismo primonovecentesco.
Claudio Albertani (Milano, 1952). Già attivo nella corrente ultraradicale, oggi lavora all’Università Autonoma di Città del Messico (UACM), presso la quale ha fondato il Centro Vlady e ha promosso numerose mostre del pittore Vladimir Victorovich Kibalchich Rusakov, meglio conosciuto come Vlady, figlio di Victor Serge. è coautore dell’edizione critica digitale dei “Cuadernos de Vlady” e dell’edizione critica dei “Carnets” di Victor Serge. Ha scritto numerosi libri e saggi in spagnolo, italiano e francese sulle lotte indigene e sulla storia dell’anarchismo.

cuadernosvlady.uacm.edu.mx/




mercoledì 13 novembre alle ore 18.30


Novelle dal precariato in fiamme


Presentazione del libro: NOVELLE DAL PRECARIATO IN FIAMME
[Mimesis, Milano-Udine, 2024] di Giovanni Giovannelli

Insieme con l’Autore:
- Davide “Atomo” Tinelli parlerà delle soggettività e delle esistenze protagoniste di queste dodici storie;
- Lucia Tozzi parlerà dell’urbanistica metropolitana che fa da sfondo al libro;
-Andrea Fumagalli parlerà della condizione materiale e della composizione precaria sottese alle novelle;
- Michele Altamura, regista e attore, della compagnia pugliese VicoQuartoMazzini, leggerà brani scelti del libro.
- Massimo Laratro, avvocato di San Precario, che compare in una delle novelle;







Viviamo in un tempo di transizione, dunque in un tempo di incertezza e di attesa, sempre in bilico fra il già e il non ancora. In ogni singolo soggetto, ricco o povero, debole o potente, si percepisce la tensione forte verso un punto d’arrivo che segni la conclusione di questo percorso dentro la mutazione. Nei dodici personaggi di queste novelle ritroviamo il timore di un disastro e la speranza, per questo lo schema narrativo guarda alla grande creazione poetica dell’Apocalisse e in particolare alla simbologia dei quattro cavalieri che segnano i passaggi, fino alla rimozione dei veli oscuranti, fino alla rivelazione. I protagonisti del prologo e dell’epilogo, migranti e migrati, sono consapevoli che ciò che è non sarà; le dodici novelle nascono nel cuore della metropoli milanese, dentro la sua architettura urbanistica, con suggestioni e miserie, sempre senza dimenticare il legame con il luogo in cui scorre l’esistenza. Le radici sono capaci di sopravvivere alla transizione.

Giovanni “Giangi” Giovannelli, nato a Ferrara nel 1949, ha esercitato la professione di avvocato giuslavorista a Milano, dal 1973, difendendo i lavoratori nelle controversie con le imprese. Ha ricoperto cariche direttive a livello sia regionale che nazionale nell’Associazione Giuslavoristi italiani, principale associazione specialistica di categoria.
Ha scritto la trilogia: Segui il denaro (2003); Moonlighting (2006); Democrazia criminale (2009); ha curato l’edizione del Diario moscovita di Giancarlo Vigorelli (2014); ha scritto un testo di narrativa, Il segreto è dirlo (1989 e 2010), tradotto in francese (1989 e 2021) e in inglese (2013). Abitualmente, collabora con il sito online “Effimera”, pubblicandovi scritti giuridici, economici, politici.
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