Giovedì 2 maggio h. 21,00
Calusca City Lights
Presentazione del Romanzo Storico-Sperimentale sulla Resistenza
Scrittura Industriale Collettiva
IN TERRITORIO NEMICO
(minimumfax, Roma, aprile 2013)
Partecipano
Marco Philopat e una folta delegazione autoriale
Questo romanzo è stato scritto da 115 autori utilizzando il metodo SIC (Scrittura Industriale Collettiva). A coordinare i lavori sono stati gl'ideatori del metodo, Gregorio Magini e Vanni Santoni.
Dov'era iniziato tutto? Di chi era la colpa? Si guardò attorno, il modesto e decoroso atrio della sua casetta di sposa. Chi era venuto a spaventarla, a colpirla? Di chi si lamentavano le operaie che piangevano di nascosto, le persone che incrociava alle code per il pane? Chi aveva voluto quella guerra? Chi le aveva rubato padre, fratello, marito?
Un ufficiale che diserta e intraprende un viaggio attraverso l'Italia devastata dalla guerra. Una ragazza di buona famiglia che diventa una partigiana pronta a uccidere un fascista dopo l'altro. Un ingegnere aeronautico che si nasconde in attesa che passi la bufera. Matteo, sua sorella Adele, il cognato Aldo: tre giovani separati dalla guerra che, dopo l'8 settembre 1943, cercano ritrovarsi in un Paese in preda al caos. Nei venti mesi terribili dell'occupazione nazista, i tre protagonisti faranno esperienza della battaglia, dell'isolamento, dell'amore, del conflitto con se stessi, fino ad affrontare la prova più difficile: scegliere da che parte stare mentre la morte li minaccia a ogni passo.
Mercoledì 8 maggio dalle h. 19.30
E 'a finestra c'è la morti
Dopo la giornata di sciopero regionale della sanità
ore 19.30: aperitivo a sostegno della cassa di solidarietà per i licenziati del San Raffaele
ore 21.30: presentazione del libro di Gabriele Fuga ed Enrico Maltini
E 'A FINESTRA C'È LA morti
Pinelli: chi c'era quella notte
(Ed. Zero in Condotta, 2013)
a seguire: proiezione del documentario di Maurizio Fantoni Minnella
DAVANTI A Pinelli
Un requiem per gli anni settanta
girato in occasione della mostra del pittore Enrico Baj, che nel 1972 dipingeva sul modello di Guernica di Pablo Picasso, il suo I funerali dell’anarchico Pinelli, accorato omaggio al ferroviere caduto in circostanze che si vorrebbero ancora misteriose, da una finestra della questura di Milano