Il Bevano è detto il "Piccolo Tamigi", perché alla foce serpeggia come il più grande, più maestoso e certamente più profondo fiume dickensiano in prossimità dei Docks. Ma niente navi, niente chiatte né antichi magazzini restaurati, niente ville o appartamenti ricavati da vecchie botteghe, al massimo qualche piccola barca da pesca, o i canotti della guardia forestale. E neanche persone che gridano, folle di visitatori, turisti, perché tutta l'area della foce è stata dichiarata spiaggia naturalistica con accesso vietato. È zona di transito e di nidi di uccelli marini, quindi sono da evitare "i danni prodotti dall'uomo". Bevano sbuca nel tratto di litorale compreso tra Ravenna e Cervia, in località Lido di Dante, di fronte a una delle ultime grandi pinete sfuggite allo spianamento per fare posto a stabilimenti balneari e a cittadelle per vacanze. Si accede da una lunga, dissestata strada bianca che parte dalla statale Adriatica, in prossimità del cartello stradale di Fosso Ghiaia, costeggiando una fila di capanni da pesca e una intera villettopoli abusiva che, ricordo, arrivava fino al mare. . .
domenica, ottobre 21 2012 @ 20:08 +0200