Secondo incontro dei "Canzonieri del lunedì"
Anche il secondo appuntamento del ciclo di incontri sul canto sociale e popolare ha visto una nutrita partecipazione.
Riuniti nel salone del Cox 18, una trentina di partecipanti, alcuni dei quali presenti per la prima volta, hanno cantato i brani proposti, appartenenti a vari repertori.
Il primo canto, l'Inno del sangue, conosciuto anche come Il feroce monarchico Bava, è una tipica aria da cantastorie scritta fra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, riguardante i "moti del pane" di Milano del maggio 1898, che vennero duramente repressi dall'esercito sabaudo comandato dal generale Fiorenzo Bava Beccaris. Di questa canzone sono state cantate solo cinque strofe rispetto al lungo testo originale.
A seguire, sulla medesima melodia, La Ballata del Pinelli, scritta dopo la tragica morte del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, il 15 dicembre 1969, nella Questura di Milano.
Di questo canto esistono numerose versioni che si differenziano nel testo; anche in questo caso è stata cantato un adattamento con meno strofe rispetto alle versioni più conosciute.
Prima del canto Bella Ciao delle mondine, la "versione di risaia", è stato proiettato un breve video con una intervista a Cesare Bermani che racconta la storia della Bella Ciao partigiana.
Del repertorio resistenziale è stata cantata Dalle belle città, conosciuta anche come I ribelli della montagna. Questa pare l'unica canzone con parole e musiche originali a essere stata composta durante la lotta partigiana; tutte le altre sono melodie conosciute alle quali sono state cambiate le parole per trasformarle in canti della Resistenza.
È seguito il canto risorgimentale La bella Gigogin; e infine, come chiusura dell'intensa serata canora, il brano d'osteria milanese La mensa collettiva.
Anche per queste canzoni, come per quelle del primo incontro, si è cercato di far sentire le diverse voci, con una parziale divisione tra prime e seconde, pur privilegiando ancora l'aspetto aggregativo e di coinvolgimento attivo.
Pronti e caricati per il prossimo incontro, nel corso del quale verrà proposto, fra l'altro, un brano scritto in un campo di concentramento, vi salutiamo caldamente.
Alla prossima, con i "Canzonieri del lunedì".
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